GROSSETO. Anche Anteas Grosseto parteciperà alla colletta promossa dal banco alimentare che si terrà sabato 26 novembre in vari punti vendita della città.
I volontari di Anteas, l’associazione nata in seno alla federazione Pensionati di Cisl Grosseto, raccoglieranno le donazioni, dalle 8 alle 19. I punti vendita interessati sono quello Lidl di via Stati uniti e l’Eurospin di via Ambra.
«Un’iniziativa importante in un periodo difficile»
«Si tratta di una iniziativa molto importante. Soprattutto in questo periodo -dice il presidente di Anteas Grosseto Gianfranco Benigni – Gli aumenti dei costi di una serie di prodotti, come il carburante e le utenze per l’energia, hanno fatto aumentare del 300% le spese che sosteniamo per portare avanti il nostro servizio di supporto alla cittadinanza».
A questo si aggiungono le difficoltà in cui si trovano molte imprese, che hanno ridotto notevolmente la quantità dei prodotti alimentari che vengono donati. «Se la situazione – continua – continuerà in questo modo ci troveremo costretti a prendere una decisione drastica, che cambierà il nostro modo di sostenere la cittadinanza».
In questo momento, Anteas Grosseto fornisce pacchi alimentari, due volte al mese a 113 famiglie residenti a Grosseto, Orbetello e provincia, composte da 315 persone, di cui 119 minori.
A questo si aggiunge il sostegno a 15 famiglie di profughi ucraini, che si sono rifugiate a Grosseto. Ci sono anche 40 famiglie che usufruiscono del progetto Siti cibo, che prevede la raccolta di generi alimentari freschi, dalla frutta e verdura ai prodotti da forno, e la loro distribuzione tre volte alla settimana allo sportello di via Parini di Grosseto.
Il progetto Siti cibo
«Con il progetto Siti Cibo – continua Benigni – redistribuiamo il cibo fresco che riusciamo a raccogliere con le donazioni di imprese e privati del territorio o che acquistiamo con i fondi che abbiamo a disposizione. Nei pacchi alimentari, invece, cerchiamo di mettere prodotti a lunga conservazione, adatti alle esigenze delle famiglie che seguiamo e quindi differenziati, per esempio, in base alla presenza di minori o anziani o di persone con bisogni alimentari specifici».
Se la situazione di difficoltà economica non si attenuerà saranno costretti a ridurre la qualità e quantità dei prodotti raccolti nel pacco o a tagliare il numero dei beneficiari. «Sarebbe un duro colpo – continua – per queste famiglie. Nel 2021 abbiamo raccolto 100 tonnellate di cibo».
Per questo motivo la raccolta di sabato 26 novembre è così importante: «Perché permetterà – conclude Benigni – anche alla nostra associazione di rifornire in parte il magazzino e di continuare, almeno per un po’, a portare avanti il nostro progetto come abbiamo sempre fatto, senza rinunciare alla qualità e senza ridurre il numero delle famiglie supportate».