GROSSETO. Tra i tanti cambiamenti che l’incessante caldo di ottobre e l’inizio di novembre stanno portando, c’è anche l’anomalia nei negozi di abbigliamento. Da settimane nelle vetrine capeggiano i capi invernali, ma praticamente nessuno ha voglia di comprarli.
Alla base di questo atteggiamento ci sarebbe proprio il clima caldo, decisamente estivo con temperature sopra la media della stagione. Sono stati superati abbondantemente e per più giorni i 20 gradi. Una temperatura che di certo non invoglia ad acquistare pantaloni pesanti, maglioni o giubbotti.
E i negozi che hanno investito accaparrandosi le nuove linee invernali devono stringere la cinghia e aspettare. Da Follonica a Grosseto, passando da Castiglione la situazione non cambia.
Negozianti in allarme: «Pochi affari, nessuno ancora compra i capi invernali»
A confermare questa situazione ci sono negozianti come Caterina Palmieri, che ha attività a Castiglione, Marina di Grosseto e nel capoluogo con il suo brand Palmieri Easy Chic.
«I capi invernali rimangono sugli scaffali – dice Palmieri – anzi, le aziende stesse dovrebbero rivedere la distribuzione degli indumenti invernali e cambiare i tempi degli arrivi della moda. Ormai siamo a novembre e andiamo in giro sempre con le maniche corte». Palmieri aggiunge poi anche un’altra osservazione: «Nei miei negozi ho lasciato degli spazi con alcuni capi estivi – racconta – e specialmente i turisti stranieri stanno apprezzando. Confermo che la bella stagione così prolungata non fa bene agli affari dell’invernale».
A spiegare cosa succede a Castiglione è Massimo Niccoli titolare di Mania, uno dei negozi storici del comune lungo il corso della Libertà.
«Non possiamo farci nulla – ha ribadito Niccoli – nemmeno io in questo momento comprerei un capo invernale. La bella stagione proprio non invoglia agli acquisti per la prossima stagione fredda. Dobbiamo solo aspettare e preparaci, cosa che abbiamo già fatto, ed accogliere i clienti quando verranno. Noi possiamo solo preparare le nostre vetrine con le ultime novità».
Follonica sta vivendo la stessa situazione, come conferma Giancarlo Merlini di Toparello. «Si è vero – spiega Merlini – i capi invernali per ora sono ancora negli imballaggi. Cerchiamo di diversificare e per ora puntiamo sulla “mezza stagione” fra camicie di cotone e quant’altro. Di certo nessuno chiede capi di lana».
E come se non bastasse, questo clima non è vissuto bene neanche da chi non ha intenzioni di acquisto. Alzi la mano chi la mattina ha bene in mente come vestirsi e prepararsi alla giornata. Magari proprio all’alba con l’umidità notturna, un giubbotto o un maglioncino fanno comodo. Ma basta arrivare in tarda mattinata o nel primo pomeriggio che la situazione si ribalta, e togliersi qualche capo di dosso è inevitabile. La sera poi, è bene tornare alla giacca presa per uscire di mattina.
Il segreto della cipolla
La regola del buon senso rimane quella di “vestirsi a cipolla”: ovvero, a strati. Riuscendo così ad andare incontro alle differenze di temperatura alleggerendosi o aggiungendo strati alla bisogna.
Potrebbe risultare una soluzione particolarmente valida avanti a un meteo molto indeciso, come quello previsto nei prossimi giorni. Per domani, 4 novembre l’allerta meteo distende un codice giallo su tutta la regione, ma non è escluso che temperature miti si riaffaccino nei giorni seguenti, quelli del fine settimana.
