GROSSETO. Per quasi un anno e mezzo ha subito le botte, le minacce e le prevaricazioni del suo compagno. Ha provato ad aspettare, sperando che la situazione cambiasse e che tutta quella violenza potesse diventare solo un brutto ricordo del passato. Ma quando, dopo l’ennesima scenata di gelosia, scatenata da una foto dell’ex marito, che la donna aveva sul cellulare, si era trovata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Grosseto, dove era finita con un trauma cranico e il setto nasale fratturato, ha deciso di presentarsi ai carabinieri per chiedere loro di fermare quell’uomo con il quale condivideva il tetto.
Davanti al giudice per maltrattamenti
Ora per un quarantatreenne grossetano che lavora come cameriere in un locale di Marina di Grosseto, si aprirà il processo per maltrattamenti. Il giudice Andrea Stramenga, su richiesta della sostituta procuratrice Valeria Lazzarini, ha rinviato a giudizio l’uomo, difeso dall’avvocato Riccardo Lottini.
La coppia ha vissuto insieme quasi un anno e mezzo, periodo durante il quale i due hanno condiviso non solo una relazione affettiva ma anche l‘uso di cocaina. «Dopo due tre mesi che vivevamo insieme – ha raccontato la donna ai carabinieri – ha cominciato a picchiarmi, sempre per gelosie immotivate»: una volta anche nel piazzale di una discoteca, quando con uno schiaffo le ha fatto cadere un dente. Stessa cosa, ha denunciato la donna, assistita dall’avvocato Simone Falconi, era accaduta anche qualche settimana dopo.
Un’escalation di violenza
Un’escalation di violenza culminato con una richiesta inaccettabile: offrire sesso a due spacciatori nordafricani al parco dell’Ombrone in cambio di una dose di droga che poi avrebbe dovuto consegnare all’uomo. Di fronte al rifiuto di lei, erano volati di nuovo schiaffi. E una volta per terra, la donna era stata presa dal suo compagno a calci sulla schiena.
Dopo quell’episodio, la donna aveva deciso di entrare in comunità e a luglio se n’era andata dalla casa del suo compagno. Ma il quarantatreenne, a settembre, si era presentato davanti alla struttura con sua madre, per chiedere alla sua compagna di tornare a casa. E lei aveva accettato, sperando che le cose fossero definitivamente cambiate. Ma si sbagliava: a gennaio, la situazione era di nuovo precipitata. Un giorno l’uomo era andato a comprare cocaina che aveva poi fumato con la donna e un amico nel garage di quest’ultimo. Una volta tornati a casa, sul pianerottolo davanti all’appartamento, aveva ricominciato a picchiarla: aveva visto, poco prima, la fotografia dell’ex marito della donna su sul cellulare. Quella volta la donna fu costretta ad andare all’ospedale, per una brutta frattura al setto nasale. Qualche giorno dopo, si è convinta a denunciarlo.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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