Che fine hanno fatto i manifesti elettorali? | MaremmaOggi Skip to content

Che fine hanno fatto i manifesti elettorali?

Succede ormai da anni. Partiti e candidati si affidano ai più veloci social network e i manifesti sono ormai quasi un ricordo del passato
spazi elettorali vuoti @maremmaoggi
Spazi elettorali vuoti

GROSSETO. La dove lo schieramento politico divideva, erano i manifesti della campagna elettorale a mettere uno a fianco all’altro i candidati. Lunghe file di facce sorridenti, pose decise, slogan e simboli di partito sui manifesti negli spazi messi a disposizione dai Comuni. 

Anche loro sembrerebbero caduti sotto i colpi implacabili di internet che ha sostituito la piazza vera con quella virtuale dei social, la carta con valanghe di mail. Ormai programmi, fac-simile di schede, nomi e volti si sparano a centinaia di destinatari nel tempo di un click.

Spariti soprattutto i classici manifesti che a ridosso delle elezioni tappezzavano città e paesi: faccioni bene in vista dei candidati e gli slogan di tutti i tipi, non ci sono più.

Succede in gran parte della provincia, dove, facendo in giro si vedono pochissimi manifesti. 

A 15 giorni esatti dal voto e in piena campagna elettorale, gli spazi elettorali assegnati dai comuni alle forze politiche in lizza e nella posizione estratta a sorteggio, rimangono desolatamente vuoti. Come si vedono in giro molte meno affissioni negli spazi usualmente riservati alla pubblicità.

I tempi cambiano, e con l’avvento dei social network è molto più economico e facile veicolare i messaggi attraverso il web, alla portata di tutti gli smartphone. A rimetterci davvero alla fine sono le tipografie che non stampano più i manifesti, anche se resistono i “santini”, quei foglietti minuscoli, tascabili come i biglietti da visita, molto comodi per le indicazioni di voto.

Il lavoro rimane per gli ideatori, che progettano comunque le locandine e gli slogan.

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

error: Content is protected