Posti Covid al Misericordia, sindacati sul piede di guerra | MaremmaOggi Skip to content

Posti Covid al Misericordia, sindacati sul piede di guerra

Le segreterie di Area vasta Toscana sudest Cgil Cisl Uil, Funzione pubblica, chiedono assunzione di personale e l’attivazione di nuovi letti Covid
L'ingresso dell'ospedale di grosseto

GROSSETO. La situazione dei reparti Covid al Misericordia mette in allarme i sindacati, che chiedono subito nuovi posti letto e assunzione di personale. Dopo l’Ordine dei medici di Grosseto, che su queste pagine ha lanciato ieri un appello alla direzione aziendale affinché risolva la carenza di posti per i pazienti Covid, oggi, 20 novembre, è la Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil a scendere in campo. Peraltro nel giorno in cui la Regione segnala 66 nuovi postivi in provincia di Grosseto.

«La situazione all’ospedale Misericordia, è sempre più critica – scrivono le segreterie di Area vasta Toscana sudest
Cgil Cisl Uil, Funzione pubblica – dato che continuano a crescere i ricoverati per Covid. Attualmente, siamo a 30 posti letto occupati su 32 disponibili in malattie infettive, mentre 6 occupati su 8 disponibili in rianimazione. Anche il Pronto soccorso è sotto pressione, mentre il trend dei contagi, purtroppo, da quello che apprendiamo, non si inverte».

«Rimangono, inoltre, fortissime criticità per la cronica carenza di personale – aggiungono i sindacati – e le assunzioni con il concorso indetto da Estar vanno a rilento per le limitazioni imposte dalla Regione. Tanto che, recentemente, Cgil Cisl e Uil Funzione Pubblica, hanno indetto lo stato di agitazione nelle Aziende sanitarie della Toscana, incontrandosi con i prefetti di ciascuna provincia, in ambito di area vasta».

«Nel frattempo, sempre al Misericordia, vengono aperti nuovi reparti, come la Riabilitazione neurologica, accrescendo la “centellinazione” delle risorse infermieristiche disponibili. Se poi si tiene conto che il concorso Estar per operatori socio-sanitari è in fase di start-up, il disagio sul reperimento delle risorse sanitarie si fa sempre più critico, anzi, quasi insostenibile».

«Se, infine, aggiungiamo la mancata sostituzione degli operatori sanitari sospesi perché non vaccinati, si profila un quadro, non ”estremamente critico”, bensì da “incubo”. Occorre pertanto che, all’ospedale di Grosseto, vengano individuati nuovi posti letto e immesso nuovo personale infermieristico, in attesa di quello Oss, una volta terminata la proceduta concorsuale indetta da Estar. E va fatto subito!», concludono Cgil, Cisl e Uil.

Fratelli d’Italia: “Assunzioni a rilento da parte della Regione”

Sulla questione dei posto letto Covid al Misericordia, è intervenuto anche Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di fratelli d’Italia. «Il grido d’allarme lanciato dai sindacati dell’Area vasta Toscana sudest – scrive Rossi – è la cartina tornasole della grave situazione in cui versa l’ospedale di Grosseto, della mala gestione e programmazione in termini di assunzioni di personale sanitario da parte della Regione».

«I nuovi casi di Covid avanzano e la situazione al Misericordia è sempre più critica. A tutto questo si aggiunge la carenza di personale, con le assunzioni che tardano ad arrivare e con la dirigenza della Asl che nel frattempo, sempre stando a fonti sindacali, apre nuovi reparti come la Riabilitazione neurologica, importante ma che accresce il fabbisogno di personale».

«Ancora una volta assistiamo, da parte della Regione e dell’assessore Bezzini, all’improvvisazione e all’incompetenza nella gestione della sanità pubblica in Toscana e nel caso specifico all’ospedale grossetano. A farne le spese sono i lavoratori del comparto sanitario che da eroi dei primi mesi Covid, sono passati adesso a vittime sacrificali, senza contare i disagi per i cittadini e malati bisognosi di assistenza», conclude Rossi.

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