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Cessione del Grosseto: è fatta

Nicola Di Matteo è il nuovo ad della società: il cda dell’Us Grosseto si è dimesso in blocco, l’accordo siglato in giornata
Simone e Mario Ceri (foto Noemy Lettieri - U.S. Grosseto 1912)
Mario e Simone Ceri (foto Noemy Lettieri – U.S. Grosseto 1912)

GROSSETO. Il Grosseto è stato ceduto a Nicola Di Matteo. Lo ha comunicato l’Us Grosseto che ha proceduto al cambio del proprio organo amministrativo con le dimissioni dell’intero Cda e con la nomina ad amministratore unico del signor Nicola Di Matteo.

Nei prossimi giorni sarà perfezionato il passaggio del pacchetto di maggioranza al gruppo rappresentato dal signor Di Matteo, mentre una quota di minoranza resterà alla famiglia Ceri. I dettagli dell’operazione saranno comunicati a seguito della chiusura del passaggio.

La notizia arrivata in serata

Era dalla mattina che le voci sulla cessione del Grifone avevano cominciato a rincorrersi. La prima data utile per capire se le intenzioni di Nicola Di Matteo fossero serie era stata fissata al 31 dicembre.  Se la cessione delle quote della società dai Ceri a Nicola Di Matteo, campano di Villa Literno, 69 anni, che ha messo insieme una cordata di imprenditori per acquisire il Grifone sarebbe o meno in porto. La fidejussione da 350.000 euro è stata versata ma sembrava che mancassero da definire ancora alcuni passaggi. invece, non era così: Di Matteo e i Ceri hanno chiuso la trattativa durante la giornata.

Attesa per l’incontro con il Comune

Intanto, la nuova compagine societaria, che potrà contare in continuità con il passato recente dei biancorossi sulla presenza di Mario e Simone Ceri che dovrebbero mantenere il 15% delle quote, ha già contattato il vicesindaco e assessore allo Sport Fabrizio Rossi, che aspetta ora di poter incontrare la nuova proprietà.

Rossi, al secondo mandato come assessore allo Sport del Comune di Grosseto e al primo come vicesindaco, non è soltanto un amministratore, ma è anche un tifoso biancorosso. «Per il momento ho soltanto avuto un contatto telefonico con la società ma ancora non c’è stato un incontro che credo avverrà presto», spiega.

Mario Ceri con Fabrizio Rossi
Mario Ceri con Fabrizio Rossi

Presto, le carte sono già state scozzate: Di Matteo ha rilevato la società e da oggi in avanti lavorerà per ridefinire gli assetti. C’è attesa, infatti, anche per la nuova organizzazione dell’U.S. Grosseto, che non dovrebbe – almeno nelle intenzioni della nuova compagine societaria – essere stravolta.

Lo striscione contro Di Matteo al Palazzoli

Intanto, il giorno di Santo Stefano, al Palazzoli, è spuntato uno striscione contro Nicola Di Matteo. «Camorra, no grazie», c’è scritto, in riferimento alle parole che Di Matteo avrebbe pronunciato anni fa durante un’intervista quando era ad del Teramo, parlando appunto della camorra «come scelta di vita». Striscione pubblicato poi sul gruppo di Facebook “La nostra storia, la nostra passione. Grosseto football”.

Lo striscione comparso al Palazzoli

Lo striscione comparso al Palazzoli

I tifosi biancorossi quelle parole però non sembrano averle digerite. Anche perché negli ultimi cinque anni, da quando la famiglia Ceri si è assunta l’onere di far tornare il Grosseto tra le squadre di calcio che contano, la tifoseria ha forse creduto che la favola bella del calcio “fatto in casa” potesse durare per sempre. «La famiglia Ceri ha fatto davvero tantissimo per la società – dice ancora Rossi – e lo dico più da tifoso che da amministratore».

Ha preso il Grosseto dopo la parentesi Pincione, quando c’era da lavorare sodo per rimettersi in piedi, ha costruito il centro sportivo di Roselle, ha riportato la squadra tra i professionisti e ha anche fatto giocare cinque grossetani, atleti capaci che hanno avuto l’onore di scendere in campo nella loro città. I costi, però, quando si entra nel mondo del professionismo, aumentano e la famiglia Ceri, che non ha mai nascosto le difficoltà di continuare a investire in questo progetto, da settimane rassicura che se il passaggio ci sarà, sarà nelle mani di qualcuno che potrà sostenere questa impresa».

Parole che Simone Ceri aveva già detto, dopo la sconfitta con il Pescara, quando fu attaccato dai tifosi della tribuna.

Di Matteo quindi, avrà anche un altro compito da svolgere, oltre ad aver rilevato la società: ovvero quello di fare in modo che la squadra resti in Lega Pro e magari che ritorni anche a vincere. Ma anche, quello forse più difficile, di conquistare il cuore dei tifosi, un cuore che aveva ricominciato a battere quando i Ceri avevano deciso di prendere il Grifone.

 

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