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Centro storico off limits per le auto elettriche

A Grosseto, il regolamento per l’accesso nella Ztl risale al 2007. Chi entra con un mezzo a motore elettrico rischia la multa. E davanti alle colonnine ci parcheggiano le auto “tradizionali” – Il video
Un'auto elettrica in ricarica
Un’auto elettrica in ricarica

GROSSETO. Con l’auto elettrica si accede al centro di Milano, si percorrono le viuzze di Napoli, le eleganti vie storiche di Torino, si sfiora piazza della Signoria a Firenze, si circola liberamente in centro a Lucca, a Livorno, persino a Massa Carrara e nella maggior parte delle città italiane. Ma non si varca Porta Corsica, a Grosseto. Il centro storico del capoluogo maremmano è off limits anche per i moderni e silenziosi motori di ultima generazione

Dunque, chi vuole entrare dentro alle mura, deve comunque fermarsi al gabbiotto lungo via Gramsci, chiedere il permesso temporaneo, pagare e uscire appena svolta la commissione. In caso contrario arriva la multa a casa. A meno che non sia un’auto di servizio o di rappresentanza, un taxi, un mezzo al servizio di persone invalide, un medico in visita, o che il conducente non abbia un particolare permesso per lavoro o residenza. 

Regolamento di accesso al centro storico fermo al 2007

Motivo? Il regolamento per l’accesso al centro storico a Grosseto è stato aggiornato l’ultima volta nel 2007, quando le auto elettriche non erano così diffuse. Dunque questa eventualità non era contemplata.

Questo almeno è la risposta della polizia municipale a Giovanna Parlanti e il marito Luigi Lanini, proprietari appunto di un’auto elettrica, quando hanno chiesto spiegazioni.

«Nella maggior parte delle città italiane con Ztl – spiega Lanini – si entra dai varchi con l’auto elettrica senza alcun problema. Basta comunicare il numero della targa, chiedere il permesso o il contrassegno online, munirsi di un pass o altro. Ogni Comune disciplina in maniera autonoma la sosta e gli accessi nelle zone centrali della propria città. Non solo ma sono previste agevolazioni, come parcheggi liberi nelle strisce blu o ricariche gratis».

Peraltro, Luigi ha una madre anziana, il cui medico ha l’ambulatorio nel centro storico e ha spesso bisogno di accompagnarla. «Per entrare – dice – devo chiedere il permesso al gabbiotto, come qualunque altra auto tradizionale. Ma noi, abbiamo scelto l’elettrico anche per i vantaggi che offre per la mobilità urbana».

Riccardo Megale: «Il problema riguarda la capienza del centro storico»

Ma per l’assessore al traffico, Riccardo Megale, non è una questione di regolamento, quanto piuttosto di caratteristiche del centro storico. «Il regolamento di accesso alla Ztl – spiega Megale – non è stato rivisto perché non è stato ritenuto necessario. Questo non significa che non lo faremo e che non cambieranno le modalità di accesso. Ma non sarà nell’immediato.

Il centro storico di Grosseto è molto piccolo, con una capienza limitata di auto e pochi posti disponibili per parcheggiare, per cui incentivare ulteriori ingressi potrebbe generare altri tipi di problemi. Non è dunque una questione ambientale, quanto di vivibilità del centro, libero dalle auto. In ogni caso chi ha necessità di entrare nella Ztl, può farlo chiedendo l’autorizzazione al gabbiotto di via Gramsci». 

E davanti alle colonnine per la ricarica ci parcheggiano le auto tradizionali

Auto parcheggiate davanti alle ricariche elettriche a Grosseto
Auto parcheggiate davanti alle ricariche elettriche a Grosseto

Ma questo non è l’unico problema per chi possiede un’auto elettrica a Grosseto o per chi ci viene con questo tipo di mezzo. In città e nel territorio comunale ci sono circa una trentina di colonnine per la ricarica. Peccato che spesso capita di trovare auto “tradizionali” parcheggiate negli spazi riservati alle auto elettriche per il tempo della ricarica. Peraltro a rischio di multa, poiché la sosta davanti alle colonnine è regolamentata – spazio e tempo – da una specifica ordinanza del Comune. 

Ma purtroppo contro la maleducazione si può fare poco. Del resto c’è chi parcheggia regolarmente negli spazi riservati ai disabili. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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