Carlicchi: spostare il mercato. Aureli: centro saccheggiato | MaremmaOggi Skip to content

Carlicchi: spostare il mercato. Aureli: centro saccheggiato

Rinaldo Carlicchi e Roberto Aureli intervengono sul centro storico: «Il centro di Siena è sito Unesco. Il nostro…»
Il mercato in piazza Esperanto, il giovedì
Il mercato in piazza Esperanto, il giovedì

GROSSETO. Il dibattito sul centro storico e la viabilità attorno al centro si arricchisce di due interventi. Tutto è iniziato con i nostri sette punti per il rilancio del centro storico. Poi l’intervista a Fabrizio Rossi, assessore al centro storico e vicesindaco.

Ora a intervenire sono Rinaldo Carlicchi, coordinatore di Italia Viva ed ex consigliere comunale e l’architetto Roberto Aureli, uno che ha sempre avuto una posizione molto chiara sul centro, in particolare su alcune scelte fatte negli ultimi anni.

Carlicchi: il mercato nel centro. E via Brigate Partigiane a doppio senso

«Ho letto con stupore le parole del vice sindaco riguardo via de’ Barberi. Io credo che anche il doppio senso in via Brigate Partigiane e lo spostamento del mercato in centro siano due interventi non più rimandabili. Per gli arredi dei bar e ristoranti, invece, credo che il treno dei contributi covid ormai sia passato, era necessario intervenire con quei fondi, facendo pagare il suo pubblico per i ponteggi dell’edilizia che come tutti possono notare è ripartita e quindi destinare quei fondi alla riqualificazione del centro storico. Irrealizzabile e anche brutta l’idea delle insegne a bandiera, peggiorerebbero il decoro del centro storico. Sui ragazzi che sporcano piazza San Francesco, invece di chiamare il questore, consiglio a Rossi di chiedere al suo collega Megale la presenza dei vigili per tutta la notte visto che sono pagati dalla Regione proprio per questo servizio, si può fare già da questo sabato».

Via Brigate Partigiane
Via Brigate Partigiane

Aureli: Siena ha il centro sito Unesco, nel nostro ci sono le ruspe

«Il centro storico di Siena è sito Unesco, nel centro storico di Grosseto ruspe e cemento. Due città vicine che sono state le stesso territorio per circa trecent’anni, che condividono lo stesso fiume e lo stesso monte, che hanno condiviso lo stesso spedale, la stessa cultura, con la stessa soprintendenza, oggi sorelle diverse.

Il centro di Grosseto in continuo e perpetuo saccheggio senza che nessuno alzi un dito e sotto lo sguardo compiaciuti di alcuni nostrani “mezz’uomini, ominicchi e quaquaraquà”. Che amarezza canonico Chelli, monsignor Cappelli, prof. Guerrini e prof. Mazzolai! Qualcosa è andato storto?»

 

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