Centro, Londini: «Ccn marginale. Ignorate le promesse elettorali» Skip to content

Centro, Londini: «Ccn marginale. Ignorate le promesse elettorali»

Centro storico, interviene l’ex presidente di Confedilizia: «Poco interesse dei commercianti per il Ccn. Ma la promesse sono state disattese»
Corso Carducci e Lamberto Londini
Corso Carducci e Lamberto Londini

GROSSETO. Ripartire dal questionario delle associazioni, fra cui Confedilizia, che indicava 12 punti per il centro storico. E nel quale, era il settembre del 2021, i candidati a sindaco, fra cui l’eletto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, prendevano impegni per il futuro del cuore della città.

Impegni che sono stati mantenuti solo in piccola parte.

Lo dice Lamberto Londini, ex presidente di Confedilizia che, numeri alla mano, sottolinea come il Ccn sia diventato ormai marginale per il commercio del centro storico, visto lo scarso numero di adesioni all’associazione.

Il presidente onorario di Confedilizia, analizza quanto emerso dalla giunta comunale aperta che si è tenuta lo scorso giovedì 6 aprile.

Londini: «Poco interesse dei commercianti per il Ccn»

«Come semplice cittadino, ormai da anni presidente solo onorario della Confedilizia grossetana, vorrei esprimere alcune personali considerazioni sull’importante evento del tavolo di ascolto svoltosi giovedì 6 aprile sotto gli auspici dell’Amministrazione comunale. Sorprende innanzitutto il fatto che l’improvviso rinnovato interesse per l’annoso problema del degrado del nostro centro storico sia in gran parte legato alla notizia dello scioglimento del Ccn (Centro commerciale naturale) come se l’attività della pur meritevole associazione costituisse il fulcro di ogni altro intervento atto ad affrontare la complessa problematica». 

«A questo riguardo sarebbe opportuno riflettere sul fatto che proprio il lamentato disinteresse dei commercianti ed artigiani più direttamente interessati sia la dimostrazione, in assenza di un più ampia ed organica progettualità, dell’importanza del tutto marginale della suddetta associazione e della discutibile utilità dei contributi destinatigli dall’Amministrazione».

«Se un doveroso apprezzamento è dovuto ad alcune parziali osservazioni espresse dagli intervenuti, decisamente chiara ed esauriente l’iniziale denunzia con cui il coordinatore del gruppo di vicinato del centro storico, Amedeo Vasellini, ha descritto il disagio in cui vivono le circa cinquemila famiglie (in realtà dentro alle Mura sono poco più di 500 e i residenti meno di 1000, ndr) che, nonostante tutto, continuano ad abitarlo».

«La grande distribuzione è un problema»

«Fra i vari interventi, decisamente sorprendente la tesi dell’attuale presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno che, in contrasto quanto meno con quella delle locali Confcommercio e Confesercenti, sostiene che la superfetazione della grande distribuzione, tutt’ora in via di ulteriori allarmanti sviluppi, non sia una delle principali cause del fenomeno oggetto dell’attuale tavolo di ascolto». 

«A questo riguardo, oltre alle attendibili voci sulla prossima apertura di una altro supermercato da parte della Esselunga, si apprende che Clodia Commerciale (Conad) sta già lavorando ad altri progetti di espansione con nuovi punti di vendita sulla costa:uno a nord ed uno a sud di Grosseto».

«Di fronte a questo vero e proprio assedio della città appare del tutto irrealistica l’idea avanzata che, fra i rimedi  atti a contrastare il degrado del centro cittadino, trovi posto un più deciso senso di comunità, a meno che non si sia voluto alludere ad una collettiva ed auspicabile presa di coscienza del fatto che ogni euro speso nella grande distribuzione, viene in massima dirottato al di fuori della comunità locale se non addirittura nazionale, sottraendole parte consistente della  relativa ricchezza».

«Condivisibile l’osservazione di Mauro Carri, direttore dell’Ance, circa la necessità di un progetto urbanistico complessivo per il centro storico al fine di renderlo più vivibile ed accogliente. Progetto di preminente competenza dell’amministrazione locale, da  intendersi – a mio avviso – come l’insieme di maggioranza ed opposizione».

«Meno condivisibile invece la proposta avanzata da Annarita Bramerini (direttrice Cna) per la creazione di un gruppo di lavoro ristretto per monitorare la situazione proponendo soluzioni durature ed efficaci, a meno che abbia voluto pensare ad un organismo non alternativo alla ricordata pubblica amministrazione».

«Quel questionario del settembre 2021 dimenticato»

«Vale a questo punto ricordare che questo tavolo di ascolto fu preceduto, alla fine del 2021, da altra analoga iniziativa da parte degli assessori – al tempo – Rusconi e Petrucci, per prendere atto di alcune specifiche richieste della Confedilizia di Grosseto».

«In attesa che da questi “ascolti” possano prima o poi nascere provvedimenti idonei ad affrontare concretamente la complessa problematica, Paola Tamanti, presidente della Confedilizia, ha voluto rilevare la diffusa generale amnesia sul questionario che fu sottoposto, durante l’ultima campagna per le amministrative, agli otto candidati alla carica di sindaco». 

«Questionario, al tempo fra l’altro condiviso da Confcommercio, Confesercenti e, salvo errore, anche dallo stesso Ccn, che proponendosi  richiamare ad una più sostanziale concretezza i più generici messaggi elettorali, richiedeva agli otto candidati il loro voto su una serie di ben 12 ipotetici provvedimenti finalizzati al recupero del centro storico».

«Per consentire ad ogni possibile interessato di conoscere le risposte al tempo fornite sia dal sindaco eletto che dagli altri candidati (Perugini, Campomori, Culicchi, Pizzuti, Bibbiani,  Di Fiore e Carlo Vivarelli) valutandone i rispettivi successivi comportamenti, mi sia consentito di completare queste note rendendo noto il ricordato questionario».

Le risposte dei candidati nel dettaglio
Le risposte dei candidati nel dettaglio

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