ORBETELLO. Una giornata che avrebbe potuto essere solo festa, orgoglio e colori, finisce inevitabilmente intrecciata con una discussione che a Orbetello torna puntuale ogni anno.
La Maratonina di Natale, tappa del circuito Corri nella Maremma, ha regalato uno dei momenti più luminosi per l’Atletica Costa d’Argento: una doppietta mai vista, firmata da Filippo Bonucci e Pietro Colombo, dominatori della gara e simbolo dello spirito sportivo maremmano. Sul fronte femminile, ancora una splendida prova di Marcella Municchi, ormai protagonista indiscussa del panorama provinciale.
Le proteste dei residenti
Accanto alla festa sportiva, però, si sono riaccese anche le polemiche dei residenti del centro storico, che lamentano comportamenti indecorosi da parte di alcuni atleti prima della partenza.
«Non è più accettabile svegliarsi e trovare persone che usano le strade come toilette», hanno denunciato alcuni cittadini sulle pagine di Facebook. Un disagio reale, ripetuto, che crea una ferita nel rapporto tra la comunità e una manifestazione che, per numeri e storia, dovrebbe invece essere un orgoglio condiviso.
Gli organizzatori: «Bagni chimici installati, ma contro la maleducazione servono fatti»
Dal gruppo sportivo I Presidi, per voce della dirigenza e del responsabile Fabio Cape, arriva una risposta collaborativa e non difensiva. «La sensibilità degli organizzatori – dicono alcuni amministratori locali – ci ha portato proprio quest’anno a installare per la prima volta bagni chimici e a comunicarlo con anticipo agli atleti. Ma contro la maleducazione, purtroppo, c’è un limite a ciò che si può fare».
La polizia municipale, impegnata nella sicurezza e nella viabilità della gara, non può presidiare ogni angolo del centro storico: per questo, si pensa a una maggiore presenza di volontari nelle prossime edizioni.
Un’amara riflessione: il problema non è l’evento, ne chi lo organizza
E alla fine, resta un punto che nessuna polemica – e nessuna difesa – può cancellare. Il degrado non nasce da un evento sportivo, né è responsabilità dell’amministrazione o degli organizzatori che, ogni anno, lavorano con passione e volontariato per offrire alla città una manifestazione amata e partecipata.
Il problema, quello vero, è un altro: il senso civico, un bene sempre più raro, che troppi non sanno nemmeno cosa sia.
E finché la maleducazione di pochi continuerà a prevalere sulla correttezza dei molti, nessun bagno chimico, nessuna ordinanza e nessun volontario potrà evitare che un gesto incivile rovini la bellezza di una festa. Orbetello merita lo sport. Ma merita soprattutto cittadini all’altezza della città in cui vivono o che scelgono di visitare.



