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Castiglione punta sull’ittiturismo

A disposizione ben 92 mila euro per promuovere il territorio e soprattutto la pesca locale. Tante le attività collaterali
Pescatori

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Ha ottenuto un fondo importante da 92 mila il Comune di Castiglione della Pescaia, per il progetto di ittiturismo, tramite un bando dell’Unione Europea, della Regione Toscana e del Flag, relativo alla misura del Flag 5.68 “Costa degli Etruschi”.  

Il contributo a fondo perduto è stato ottenuto attraverso il Flag 1.43, finanziato appunto dalla UE con 46 mila euro, la partecipazione dello stato con 32.200 euro e la Regione Toscana che ha concesso 13.800 euro.

Contributi per crescere

Un finanziamento al 100%, che partirà dal prossimo mese di ottobre, e durerà fino a maggio 2023. Il progetto ittiturismo è una vera promozione turistica, attraverso una serie di eventi con vari soggetti locali, come il Consorzio Maremma Experience, che organizzerà riunioni, convegni, seminari, conferenze, workshop, show-cooking, con degustazioni del pescato locale, giornate di percorsi del gusto, uscite didattiche informative da realizzarsi a bordo d’imbarcazioni della pesca costiera artigianale autorizzata al pescaturismo, e incontri didattici per le scuole. Tutti questi appuntamenti prenderanno forma grazie all’importate finanziamento e saranno affiancati anche dalla realizzazione di una linea grafica dedicata con tanto di logo, con cui realizzare gadget vari, creare un’identità digitale e applicazioni con QR code in 3 lingue, fino ad arrivare alla stampa di un ricettario per show-cooking, un banner, e pannelli didattici e video promozionali.

 Soddisfatta la sindaca Elena Nappi

«Per Castiglione della Pescaia – ha detto la sindaca Elena Nappi – ittiturismo vuol dire anche nuove opportunità di lavoro per i pescatori, e la scoperta per un turista di quanto offre il mare, vivendo giornate davvero uniche. La finalità di questo progetto – spiega ancora la sindaca – ha infatti come obbiettivo quello di valorizzare stili di vita sani, facendo conoscere il pescato locale fresco e le sue proprietà nutritive, dando vita anche a una serie di attività dove il prodotto ittico del nostro mare, in abbinamento con gli altri del territorio, valorizzano la filiera a chilometro zero».

 

 

 

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