CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Sgomento, incredulità, rabbia. Venerdì 14 giugno, pochi minuti dopo l’incidente mortale che ha coinvolto il dentista fiorentino Lapo Bernardi, 67 anni, che si è scontrato con la sua moto contro un furgone lungo la strada provinciale Castiglionese, poco fuori Grosseto, la notizia era già arrivata agli amici a Castiglione della Pescaia.
E il giorno dopo, a mente fredda, il ricordo del dottor Bernardi, il “Denticista”, o “Millemiglia” i tanti soprannomi che nel corso degli anni gli avevano affibbiato per la sua passione smodata per il mare e la pesca, è ancora più nitido.
Il dentista con la passione per la pesca
All’ormeggio Mose, lungo il fiume Bruna dove il dottor Lapo Bernardi da anni teneva il suo Fisherman, la barca da pesca open fuoribordo, i volti delle tante persone che lo hanno conosciuto erano ancora persi e sconvolti. Incapaci di accettare una disgrazia del genere.
Bernardi frequentava Castiglione da anni, e non solo all’isola Clodia, davanti ai Ponti di Badia dove insieme agli amici fiorentini avevano creato un vero “quartiere”, ma anche il paese, dove aveva un appartamento. Qui passava le vacanze con la moglie e i due figli, un maschio e una femmina.
Bernardi aveva anche uno studio professionale a Magliano, e con la Maremma un legame profondo. Il mare e la pesca erano però il suo svago preferito, il modo per ricaricarsi e passare le giornate.

«Abbiamo perso un amico vero. Una persona speciale»
«Abbiamo perso un vero amico, una persona speciale di quelle che si incontrano di rado sul proprio cammino – ha detto l’ormeggiatore Mose Trombini, che negli anni aveva legato particolarmente con il professionista – Con Lapo il rapporto era diventato come per uno di famiglia. Noi abbiamo saputo dell’incidente negli stessi minuti dei familiari. Siamo rimasti increduli, non ci sono parole per spiegare il carattere del dottor Bernardi. Un uomo di una simpatia unica, facile alla battuta e che stava al gioco. Soprattutto quando di mezzo c’era la pesca, la sua passione e la barca. Da qui i tanti soprannomi. Era capace in un giorno di andare in Corsica per una battuta e tornare, e magari non aveva preso nulla, ma la storia da raccontare diventava virale. Mi mancherà e ci mancherà tanto, a tutti noi».
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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