CASTEL DEL PIANO. «Guido via, lo sai che se succede qualcosa quassù me lo dicono». Fiora era così, sull’Amiata non poteva cadere una foglia senza che la avvertissero. Una vita da insegnante, una seconda vita da corrispondente, un legame unico con una terra meravigliosa.
Ad un anno dalla scomparsa, venerdì 26 ottobre, la ricordano nella sala consiliare del Comune di Castel Del Piano: “guida, insegnante e mentore per generazioni di amiatini, con tutto l’amore possibile per la nostra montagna. Custode di una memoria che in lei risplende e si perpetua nel nostro futuro”
I ricordi
«…i nostri colleghi in attività di ricerca e di lavoro intellettuale hanno vissuto tutta la loro esistenza (più o meno lunga che sia stata) nel segno e sulla linea di quei primi orientamenti, che essi avevano fatto propri fin dallo loro prima formazione liceale: che erano, prima di tutto, la passione per gli studi e per il lavoro intellettuale… in connessione con un’idea forte, del ruolo della cultura nella consapevolezza della responsabilità dell’uomo di cultura verso quella società che è la sua come è quella di tutti…»
«…quella società in cui ci è toccato di vivere è il principale bene comune, da cui dipende l’esistenza di ciascuno di noi«, professor Mario Mirri – L’impegno di una generazione – Franco Angeli 2014
Il programma
L’evento si svolgerà a Castel del Piano nella sala consiliare alle ore 17. Introducono i lavori Michele Bartalini, sindaco di Castel del Piano, dottor Renzo Rossi, assessore alla cultura. Poi i contributi di professoressa Ave Marchi, professor Giuseppe Ciri, professor Mario Papalini, dottoressa Francesca Ferri, giornalista. Saranno graditissimi gli interventi di tutti coloro che hanno conosciuto Fiora ed hanno apprezzato il suo lavoro svolto per la comunità amiatina.

58 anni, direttore di MaremmaOggi
Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale
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