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Manomettono i cartelli del Parco per fare nudismo

È successo a Collelungo, dove qualcuno, sulla segnaletica ufficiale, ha scritto “Fkk”, l’acronimo tedesco che contraddistingue le aree naturiste
la spiaggia di collelungo
La spiaggia di Collelungo

ALBERESE. Da che mondo è mondo, la spiaggia di Marina di Alberese, nella parte più lontana dal parcheggio e dalla fermata dell’autobus, a Collelungo e nel tratto che va verso cala di Forno, è meta degli amanti della tintarella integrale.

Ma attenzione, l’uso e la consuetudine non è detto sia la regola. Quindi chi desidera prendere il sole in costume adamitico, deve andare nelle spiagge in cui il naturismo è consentito e autorizzato – una decina in Italia – o in quelle in cui è solo tollerato, anche se in questo caso si può rischiare una multa.

A Collelungo il naturismo non è autorizzato

«Per tutto l’arenile ricompreso all’interno dell’area protetta, il tratto di spiaggia tra Principina a Mare e Cala Francese/Cala Rossa, non è stato rilasciato alcun titolo autorizzatorio per la pratica del naturismo», precisa L’Ente parco.

Dunque a Collelungo il naturismo è tollerato ma non è autorizzato, come invece avviene più a nord al Nido dell’aquila – famosa e affollata spiaggia naturista nel parco di Rimigliano a San Vincenzo – e chi si spoglia lo fa a suo rischio e pericolo.

Tuttavia, immersi nella natura, con la macchia mediterranea alle spalle, il mare davanti, la compagnia al massimo di qualche cinghiale accaldato che si rinfresca in acqua dalla calura, le mutande si possono anche togliere senza correre il rischio di disturbare la sensibilità di nessuno.

In più l’abbondanza dei tronchi lavati dal mare, consente di costruire piccoli capanni dove ripararsi da occhi indiscreti. Ce ne sono a bizzeffe di queste costruzioni, tanto da essere diventate un simbolo dell’arenile selvaggio.

Cartelli contraffatti con l’acronimo Fkk che contraddistingue le spiagge naturiste

Qualcuno però è andato oltre e ha pensato di auto-autorizzarsi a esporre le pudenda al sole, contraffacendo i cartelli informativi della spiaggia di Collelungo con la sigla Fkk, acronimo di Freikörperkultur il movimento tedesco che si traduce in “cultura del copro libero” e che si vede nelle zone naturiste. 

Le regole sono abbastanza farraginose, ma di fatto nelle spiagge che espongono questo cartello, ci si più spogliare senza timore di essere multati. È probabile che chi ha contraffatto la cartellonistica informativa del Parco della Maremma avesse questo obiettivo, senza considerare però che ha commesso un reato.

«Manomettere cartelli e segnaletica ufficiale – spiega Simone Rusci, neopresidente dell’Ente parco – è un reato. Ragione per cui i guardiaparco sono intervenuti per rimuoverli e per individuare eventuali responsabili.

Abbiamo deciso di darne comunicazione anche per evitare confusione e fraintendimenti, dato che su Google, la spiaggia di Collelungo è indicata, appunto, come naturista», aggiunge Rusci.

In futuro spiaggia naturista sul litorale di Alberese? L’Ente parco ci sta pensando

La pratica del nudismo sul litorale di Alberese, in particolare nei pressi di Collelungo, non è mai stata ufficializzata, ma pur sempre tollerata Ora le cose potrebbero cambiare, destinandone una parte agli appassionati della tintarella integrale. «Ci stiamo lavorando, anche per dare una regola a quanto già succede e tenere sotto controllo la situazione – dice Rusci – anche in considerazione della particolare fragilità delle nostre spiagge e dell’habitat della duna.

Questa scelta deve passare dal vaglio del comitato scientifico del parco, attraverso il Piano che stiamo approntando i queste settimane. Personalmente non ho preclusioni e vedremo nei prossimi tempi se dare seguito a questa idea».

Intanto i guardiaparco e il personale tecnico hanno rimesso a posto i cartelli, togliendo «gli elementi aggiunti senza alcuna autorizzazione preventiva. Il Parco si attiverà con azioni legali, nel rispetto delle norme vigenti, contro coloro che hanno manomesso tali cartelli», conclude Rusci.

 

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