Caro carburanti, parte l'esposto in procura | MaremmaOggi Skip to content

Caro carburanti, parte l’esposto in procura

Il Codacons: «Gli aumenti non sono giustificati né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina»
Anche il diesel è alle stelle
Anche il gasolio è schizzato alle stelle

GROSSETO. Il Codacons in campo contro il costo esorbitante della benzina e del gasolio. Aumentati dettati dalla repentina impennata del Brent, il prezzo del petrolio del mare del nord al barile, schizzato a 135 dollari al barile, ma poi sceso a 109.

Un aumento dei prezzi alla pompa quasi immediato, mentre il ritorno a prezzi più accessibili ritarda.

Per questo il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena e all’Antitrust chiedendo di indagare sui rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Toscana.

Il Codacons, prezzi fuori controllo

«In questi giorni – scrive Carlo Rienzi, presidente dell’associazione a difesa dei consumatori – i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%».

«Aumenti che, come segnalato anche dal ministro Cingolani, non apparirebbero giustificati né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori».

«Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese – prosegue Rienzi – Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a alle Procure della Repubblica della Toscana, chiedendo di aprire indagini con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci».

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati