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Carne nei furgoni in panne: «Era lì a causa di un incendio»

I due furgoni sono di proprietà di un mangimificio: dopo che era saltata la corrente a causa dell’incendio, la carne che doveva essere smaltita è stata appoggiata sui mezzi. Il titolare: «Nessuno spreco»
I furgoni abbandonati
Il furgone

CAMPAGNATICO. Nessun mistero, nessuno spreco, nessun danno ai conti pubblici. Solo una serie di eventi che hanno fatto scattare immotivatamente l’allarme

La carne trovata nei due furgoni che sembravano essere dell’Asl e che sembravano abbandonati nel parcheggio di un centro commerciale a  Campagnatico, era lì perché un incendio aveva fatto saltare la corrente della cella frigorifera. E dovendo essere smaltita, non poteva restare insieme a quella utilizzata per realizzare mangimi. 

L’incendio alla cabina elettrica

Tutto comincia con l’incendio che ha interessato la cabina elettrica del centro commerciale, che qualche giorno fa ha fatto saltare la corrente elettrica nell’intera zona. «La nostra cella frigorifera è rimasta senza alimentazione – spiega il titolare del mangimificio, proprietario dei due furgoni e della carne – e quindi abbiamo dovuto provvedere a togliere quella carne, che doveva essere smaltita, da lì. Non poteva restare nella cella, rischiava di contaminare quella che invece doveva essere lavorata». 

I dipendenti del mangimificio, sapendo che i due furgoni, che tra qualche giorno dovranno andare in manutenzione, erano fermi nel piazzale, hanno caricato le casse nei mezzi, in attesa che la ditta di smaltimento passasse a ritirare la carne. 

Il furgone aperto e la segnalazione

«Abbiamo acquistato due nuovi furgoni investendo più di centomila euro – dice ancora il titolare – quei due mezzi devono essere portati a sistemare e per questo abbiamo deciso di appoggiare lì le casse. Ma lo sportello era chiuso: chi lo ha aperto ha sbagliato a farlo». 

Lo sportello aperto, la carne abbandonata nelle cassette, i furgoni mal messi ma con il cartello dell’Asl sulla fiancata: chi li ha visti e fotografati ha pensato che si trattasse di uno spreco di soldi pubblici.

La realtà, però, è ben diversa. «Abbiamo quelle insegne sui furgoni – spiega ancora il titolare – perché per la realizzazione di mangimi per animali e lavorazione della carne di tipo 3, quella che non è adibita al consumo umano, abbiamo l’autorizzazione del Ministero della sanità». 

Nessuno spreco di soldi pubblici, quindi, e mistero risolto. Una volta ripristinata la corrente elettrica alla cella frigorifera, la carne è tornata al suo posto e sarà correttamente smaltita. 

 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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