Carabinieri in congedo, Tritto si candida | MaremmaOggi Skip to content

Carabinieri in congedo, Tritto si candida

Ha prestato servizio alla Dia e al comando provinciale di Firenze: «Se c’è l’Arma, c’é lo Stato»
Il colonnello Roccangelo Tritto

GROSSETO. Fra pochi giorni i 120 presidenti dell’associazione nazionale carabinieri della Toscana eleggeranno il loro nuovo Ispettore. E anche i militari di Grosseto sono chiamati a votare: si tratta infatti dell’associazione che raccoglie tutti i carabinieri che hanno terminato il loro servizio e vogliono continuare ad impegnarsi nel sociale mantenendo una vicinanza con l’Arma in servizio. Candidato come ispettore della Toscana c’è il colonnello Roccangelo Tritto, ufficiale originario della Puglia che da venticinque anni vive a Prato con la sua famiglia e che, nella sua lunga carriera, ha ricoperto incarichi importanti alla Dia, oltre che al Comando provinciale di Firenze. 

Con lui, corrono per le elezioni anche Luigi Nardini, Nicolò Biagio Stella e il maresciallo Claudio Lo Bue

Una scelta di continuità

È una scelta di continuità, quella del colonnello Tritto, che ha vestito la divisa per più di trent’anni. «Una volta congedati – spiega – la mentalità di un carabinieri resta la stessa. E anche l’impegno civile. Per questo ho deciso di candidarmi e di portare avanti l’impegno per l’Arma».

L’Associazione nazionale carabinieri è nata nel 1886 con la Società di Mutuo Soccorso tra congedati e pensionati dai Carabinieri Reali, la prima vera associazione tra militari non più in servizio. L’associazione conta oltre 1700 sezioni, con oltre 170mila associati.

In Toscana le sezioni sono 120 e sono presenti in tutte le sue provincie. La Toscana è la quarta regione in Italia per numero di sezioni. «Ci sono anche 40 sezioni all’estero, presenti in 4 continenti, il cui coordinatore è il presidente della sezione di Rignano sull’Arno – spiega il colonnello Tritto -La nostra comunità rappresenta un punto di riferimento importante per i cittadini. Perché se ci sono i carabinieri, c’è lo Stato, uno Stato fedele ai propri cittadini e alle proprie cittadine».

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