Capitani, dalla paura alla voglia di tornare a giocare a tennis Skip to content

Capitani, dalla paura alla voglia di tornare a giocare a tennis

Dopo il malore di martedì il presidente delle Mura non ha mai perso conoscenza. Ora sta bene e vorrebbe tornare anche in campo
Alessandro Capitani presidente del Ct Grosseto
Alessandro Capitani al Ct Grosseto

GROSSETO. I due figli ora gli vogliono nascondere le racchette da tennis: «Guai a te se torni a giocare». Ma lui, testardo com’è, fra poco sarà di nuovo sui campi in terra rossa del “suo” Ct Grosseto, in via Cimabue. Alessandro Capitani, dopo due giorni in ospedale, e un po’ di paura, è già pronto a uscire. Il doppio presidente (Istituzione Le Mura e Ct Grosseto, appunto) ha passato, martedì scorso, una giornata difficile ma, per fortuna, le sue condizioni non sono mai state gravi.

Quanto è successo va raccontato a mente fredda, dopo che una serie di voci incontrollate avevano fatto pensare al peggio.

Martedì mattina, 7 marzo, Alessandro Capitani era a giocare a tennis al Cimabue con l’ex dirigente veterinario dell’Asl, Paolo Madrucci. Intorno a mezzogiorno, quando ha finito di giocare, è montato in auto per tornare a casa. Mentre guidava ha avuto un malore, pare causato da un’ostruzione coronarica, e ha perso il controllo dell’auto.

Capitani ha chiamato da solo i soccorsi

È stato lui stesso, però, a chiamare i soccorsi e la moglie, non ha mai perso conoscenza, se non per pochi secondi. Peraltro un altro socio del Ct Grosseto, che era dietro di lui in macchina, si è fermato ad aiutarlo.

Arrivato in ospedale è stato preso in cura dai medici della cardiologia che hanno risolto il problema.

Già oggi, giovedì 9, Alessandro vorrebbe tornare a casa. Per il tennis se la vedrà con i figli, Andrea e Paolo…

 

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