Canestri rotti, luci spente, furti: non c'è pace per piazza Lulli | MaremmaOggi Skip to content

Canestri rotti, luci spente, furti: non c’è pace per piazza Lulli

Dopo il canestro segato, due mesi fa, i ferri sono di nuovo rotti. E sono stati danneggiati i sensori che accendono le luci
Il canestro rotto di nuovo in piazza Lulli
Il canestro rotto di nuovo in piazza Lulli

GROSSETO. Non c’è pace per il campetto da basket di piazza Lulli.

Il playground, che fa tanto New York, dove campi simili ce ne sono a decine in ogni quartiere, soprattutto in quelli più popolari, continua ad essere preso di mira da vandali, più o meno interessati agli effetti dei danneggiamenti, e ladruncoli.

Qualche mese fa un canestro fu segato. Nacque un movimento di solidarietà, fu fatto un flash mob, alla fine tutto tornò a posto e i ragazzi ripresero a giocare. Nonostante le proteste di alcuni residenti della zona, infastiditi dal rumore del pallone e da qualche schiamazzo.

Fu il Comune a farsi carico della sostituzione del canestro rotto. Del resto proprio l’Amministrazione comunale aveva investito soldi pubblici per trasformare un campetto semiabbandonato in un vero playground, dove i ragazzi possono fare sport gratuitamente.

Canestri di nuovo rotti, spaccati i sensori delle luci

Ora siamo punto e a capo. I canestri sono di nuovo rotti.

Tagli netti, anche se, essendo vicini alle saldature, non è da escludere che si siano rotti perché qualcuno si è aggrappato.

«Non siamo sicuri che siano stati tagliati di nuovo – dice Niccolò Amerighi, uno dei ragazzi che frequenta il playground – ma i tagli sono netti. Però, essendo canestri non da esterno, ma da interno adattati in qualche modo, non possiamo escludere che si siano rotti da soli».

I ragazzi stanno facendo una colletta per comprare i canestri nuovi ma quelli da esterno costano parecchi soldi: «Li ricompreremo noi perché, in fondo, questo campetto è la nostra seconda casa. Anche in altre occasioni li abbiamo aggiustati da soli, così come siamo noi a spazzare i vetri delle bottiglie rotte che, quasi ogni giorno, troviamo nel campo. Però ci chiediamo a cosa servano le telecamere, se qualcuno le abbia mai guardate».

I ragazzi aggiustano da soli il ferro del canestro
I ragazzi aggiustano da soli il ferro del canestro

In realtà l’impianto è ancora staccato da quello della NetSpring. In sostanza, le telecamere ci sono, ma è come se non ci fossero.

E, di conseguenza, non hanno visto neppure chi ha causato un altro problema non di poco conto: sono stati danneggiati i sensori di movimento che fanno accendere le luci dopo il crepuscolo.

«Sono in una posizione che non si rompono certo da soli – dice ancora Niccolò -. E adesso che sono staccati dai supporti, se non facciamo delle manovre particolari, come lanciare un pallone davanti o salire su una scala e agitare le braccia, di fatto le luci non si accendono. L’impressione è che il danneggiamento sia stato fatto da qualcuno interessato a non farci giocare dopo una certa ora. Ma anche per questo, ci vorrebbero le telecamere».

Un sensore rotto
Un sensore rotto
L'altro sensore rotto
L’altro sensore rotto

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