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Cane pastore sbranato dai predatori

Assalto in un allevamento sul Monte Labbro: uccise due pecore, dispersi una pecora e un altro cane. Branco di lupi mette in ginocchio le aziende
Il vello delle pecore assalite dai predatori

ARCIDOSSO. È cominciato malissimo il nuovo anno, per l’allevatore Giacomo Franceschelli, che ha un’azienda agricola a Monte Labbro, nel comune di Arcidosso. Il primo gennaio, all’imbrunire, nella sua azienda c’è stato l’ennesimo assalto dei predatori.

Il bilancio è pesante: due pecore completamente dilaniate, una dispersa, un cane ferito mortalmente e uno disperso.

Un nuovo assalto al gregge

Giacomo Franceschelli ha messo al corrente la presidente del comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli. «Il lupo ha mangiato tutto il capitale dell’allevatore – dice Pastorelli – e quest’ennesima predazione ha procurato in lui tanto sconforto ed amarezza, lui che ha sempre difeso i diritti degli allevatori, ha sempre creduto nelle promesse della politica che poi si sono rivelate solo bolle di sapone».

Oggi la delusione è tanta insieme alla paura, perché sul monte Labbro starebbe girando un branco composto da tre o quattro lupi che stanno mettendo in ginocchio le aziende locali. «Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili degli ultimi anni dovuti al caro vita e alle battaglie in difesa dei nostri eccellenti prodotti che vorrebbero sostituire con carni sintetiche e farine di grillo – dice ancora pastorelli – distruggendo un patrimonio zootecnico che da anni ha fatto dell’Italia uno dei primi Paesi che produce eccellenze».

Pastorelli chiede il declassamento del lupo e l’approvazione di un piano nazionale di gestione attraverso un serio contenimento. 

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