PORTO SANTO STEFANO. La stretta di mano di venerdì 8 agosto tra il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli e il presidente dell’Orbetello Scalo Giovanni Della Volpe mette fine a una vicenda che, per settimane, ha fatto più rumore di un derby. La pace per il campo sportivo di Porto Ercole è arrivata, e con essa la sensazione che, quando c’è volontà e buon senso, anche le partite più tese si possono chiudere senza supplementari.

Il Comune di Orbetello «grande assente»

Ma sotto il tappeto verde restano ancora polvere e rammarico. Perché, come ha fatto notare Cerulli, in tutta questa storia il Comune di Orbetello non si è mai visto. Assente in tribuna, assente ai tavoli di trattativa, assente persino come spettatore interessato. «Come se la cosa non li riguardasse» ha sottolineato il sindaco. E qui il tono si fa amaro: «Oggi è andata bene e siamo tutti soddisfatti – dice Cerulli – Ma se non fosse stato così, il Comune di Orbetello sarebbe stato il primo a dover intervenire e dire chiaramente come e perché intendeva muoversi».

Un avvertimento che suona anche come richiamo politico. Perché il nodo, al di là del campo di Porto Ercole, è più ampio: la gestione delle strutture sportive in un territorio dove gli sportivi di Orbetello continuano a utilizzare impianti dell’Argentario, mentre la promessa, ormai decennale, di una piscina comunale resta lettera morta. «Non possiamo continuare a sopperire noi alle loro mancanze» ha chiosato Cerulli, affilando la frase come un colpo di tacco ben assestato.

Parte delle spese a carico dell’amministrazione

L’accordo di venerdì prevede che l’Orbetello Scalo ottenga l’uso del campo una volta a settimana e che il Comune di Monte Argentario riconosca parte delle spese sostenute dalla società. È un compromesso che chiude, per ora, la partita.

Ma il messaggio è chiaro: chi non gioca, non può pretendere di alzare la coppa alla fine.