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Bufera sull’ufficio stampa della Provincia

Amati e Baietti (Fdi): «Limatola preferisce spendere soldi pubblici, piuttosto che risparmiare con risorse interne»
Piazza Dante, palazzo della Provincia
Palazzo Aldobrandeschi, sede della Provincia

GROSSETO. La scelta di affidare l’ufficio stampa a un’agenzia esterna non è piaciuta ai consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia Guendalina Amati e Danilo Baietti. Nei giorni scorsi hanno presentato un’interrogazione al presidente Francesco Limatola. La seconda sul tema.

Non sarebbe stato meglio affidare l’attività di informazione di palazzo Aldobrandeschi a una figura interna? Chiedono la capogruppo Amati e il consigliere Baietti.

«Il presidente Limatola ha preferito affidare direttamente il servizio di ufficio stampa a un’agenzia pubblicitaria senza verificare se all’interno del personale ci fossero dipendenti iscritti all’Ordine dei giornalisti. Così ci sarebbe stato un ufficio stampa “in house per sfruttare le professionalità interne e contenere anche i costi», scrivono.

«Con determinazione numero 852 del 29 giugno 2022 il servizio “Comunicazione, ufficio stampa e social media management” è stato affidato alla ditta Arca srl per una spesa totale pari a 6.100 euro per soli 3 mesi. Alla scadenza dell’affidamento, con successiva determinazione numero 1493 del 21 ottobre 2022 l’amministrazione provinciale, ritenuto opportuno proseguire nella collaborazione con Arca Srl per i servizi di comunicazione, ufficio stampa e social media development, determinava la prosecuzione dell’affidamento diretto del servizio fino al 31 dicembre 2022 per ulteriori 5.980 euro iva compresa», aggiungono Amati e Baietti.

Non sono state valutate le professionalità interne

«Quindi, non solo non si sono valutate le professionalità interne all’amministrazione, ma si è provveduto ad andare avanti con affidamenti diretti, nonostante fosse ormai provato come la nuova maggioranza di sinistra volesse un ufficio stampa.

Quindi, per i principi di trasparenza, invece di continuare a seguire l’iter degli affidamenti diretti, ci saremmo aspettati la pubblicazione di un bando di gara per affidare questo delicato servizio.

Poiché solo con il bando pubblico si può accertare se ci siano realtà professionalmente migliori per il ruolo da ricoprire. Considerato inoltre come Arca srl sia una agenzia pubblicitaria e non potendo svolgere il compito di ufficio stampa nelle modalità previste dalla legge, è costretta a rivolgersi ad un giornalista esterno.

La comunicazione pubblica, poiché materia delicata, dovrebbe essere svolta da specifiche figure professionali che hanno precisi ruoli e responsabilità. Non affidarla ad agenzie pubblicitarie che sono competenti per altre materie, di carattere pubblicitario e non giornalistico», concludono Guendalina Amati e Danilo Baietti.

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