GROSSETO. Qualcuno l’ha definita un’opera di arte moderna. Al proprietario, invece, resta solo molta rabbia dentro. Certo è che, da qualche giorno, in via Muzio Scevola (una traversa di via Fabio Massimo), c’è un’auto bruciata, una Mini.
Proprio nella strada, i lettori ci perdonino la battuta, dedicata all’aristocratico dell’antica Roma da cui è nato il detto “mettere la mano sul fuoco“.
A causare le fiamme potrebbe essere stato un cortocircuito, ma non sono escluse altre ipotesi.
Certo è che gli abitanti della zona sono preoccupati. A due passi, infatti, c’è una scuola elementare (la Andrea da Grosseto, all’incrocio con via Anco Marzio) e i bambini passano proprio sul marciapiede accanto alla macchina semi carbonizzata.
C’è il rischio che qualcuno si ferisca. E alcune mamme sono già allarmate e ci hanno segnalato il problema.
Auto bruciata in strada, cosa prevede la legge
La legge prevede che sia il proprietario stesso del veicolo a provvedere alla rimozione. Nel caso sia assicurato, può chiedere il rimborso.
Nel caso avesse danneggiato altre auto, interviene la Rca obbligatoria, come da sentenza della Cassazione: “Anche la sosta di un veicolo a motore in area pubblica integra gli estremi della fattispecie circolazione stradale e, pertanto, l’assicurazione obbligatoria copre i danni derivanti da un incendio di auto parcheggiate”.
Nel caso il proprietario non provveda alla rimozione interviene la polizia municipale, intimando di farlo e, successivamente, con un proprio servizio dedicato. Ma a pagare il tutto sarà ancora una volta il proprietario della macchina.
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