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Bomba fatta brillare sotto terra – FOTO E VIDEO

L’ordigno sganciato da un aereo durante la seconda guerra mondiale è stato interrato nella cava degli Albanesi: la polizia stradale ha scelto la strada più lunga per non passare dal centro abitato
La rimozione della bomba sulla Panoramica a Porto Santo Stefano

PORTO SANTO STEFANO. È stata fatta brillare la bomba della Seconda guerra mondiale trovata durante i lavori di scavo in una villa sulla Panoramica, a Porto Santo Stefano. 

L’ordigno, del peso di 250 chili, sganciato da un’aereo, era rimasto inesploso ma la spoletta, nell’impatto con il terreno, si era danneggiata. Per rimuovere la bomba è stato necessario l’intervento degli artificieri dell’esercito, che hanno rimosso la bomba e l’hanno caricata su un mezzo militare, dentro a un’apposita vasca. 

Ville evacuate e scorta della polizia stradale

Le ville che si trovano sulla strada dove è stata trovata la bomba sono state evacuate. Mercoledì 5 febbraio, alle 8 del mattino, sono cominciati i lavori di rimozione dell’ordigno. La polizia stradale ha scortato, con quattro moto e quattro pattuglie, il camion dei militari. 

Il percorso scelto per arrivare da Porto Santo Stefano a Marsiliana è stato quello più lungo proprio per non passare, con la bomba, all’interno del centro abitato. 

Una volta arrivati alla cava degli Albanesi, la bomba è stata interrata ed è stata fatta brillare. Le operazioni di rimozione sono state coordinate dalla prefettura. 

Le attività di bonifica e brillamento sono state condotte dagli artificieri del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, con il coordinamento della Prefettura di Grosseto, presso il Centro Coordinamento Soccorsi istituito nella sede della Provincia.

Del coordinamento hanno fatto parte i Comuni di Manciano, Monte Argentario, Orbetello, la polstrada, i carabinieri, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, il centro di Mobilitazione Toscana del corpo militare volontario della Cri, Azienda Usl Toscana Sud-Servizio 118 di Grosseto e volontariato di protezione.

«Desidero ringraziare – ha detto la prefetta Paola Berardino – tutti gli attori intervenuti che, grazie alla sinergica collaborazione dimostrata, hanno consentito la bonifica dell’ordigno nella massima cornice di sicurezza, senza alcuna criticità». 

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