Birelli, la genesi. «Datemi 5mila euro e vi trovo casa» | MaremmaOggi Skip to content

Birelli, la genesi. «Datemi 5mila euro e vi trovo casa»

Nuova segnalazione a Grosseto: anticipo chiesto prima ancora di trovare l’immobile. L’agente immobiliare aveva detto alla coppia: «Non faccio regali a nessuno»
Alcuni frame dei video
Alcuni momenti del blitz di Le Iene

GROSSETO. Non si fermano le segnalazioni che arrivano dai cittadini sui due finti agenti immobiliari, che hanno truffato diversi grossetani e non con gli affitti.

I due, Gabriele Birelli e Greta Bertozzi, sono accusati da molte persone di essersi intascati i soldi della caparra. Una situazione che ha visto anche il blitz delle Iene in città.

Ma i tentativi di truffa risalirebbero già a mesi prima dello scandalo: alla primavera del 2025. Questa volta nel mirino di Birelli c’era una coppia alla ricerca di una casa dove poter vivere in tranquillità, con spazi adeguati alle proprie esigenze. Questa volta, però, non si parla di affitti, ma di acquisto di un immobile.

Protagonista della vicenda è Gabriele Birelli, che risulta ancora attivo nel registro REA come agente di mediazione immobiliare e che vanta oltre 20 anni di esperienza nel settore.

«Io e la mia compagna volevamo cambiare casa per averne una più grande. Nella mia vita ho acquistato e venduto diverse abitazioni, quindi so più o meno come ci si muove in questo ambiente e mai nessuno mi ha chiesto qualcosa del genere – racconta l’uomo – Mi è stato presentato come un professionista e mi sono fidato inizialmente. Abbiamo preso i contatti, ma poco dopo ci ha chiesto 5mila euro solo per iniziare la ricerca delle abitazioni».

La vicenda prima dei finti affitti

Secondo quanto riferito dalla coppia, Birelli avrebbe poi contattato direttamente la donna, spiegandole: «Vi assicuro di trovarvi casa, ma non faccio regali a nessuno. Se volete il mio servizio dovete darmi un acconto di 5mila euro».

Una richiesta quantomeno anomala, dal momento che un agente immobiliare o un’agenzia immobiliare può incassare la provvigione solo dopo la conclusione dell’affare, e non per l’avvio di una semplice ricerca.

«Mi ha detto che ci avrebbe trovato la casa perfetta, ma che prima avremmo dovuto dargli un anticipo per mettersi al lavoro – aggiunge la compagna – Sono rimasta basita e la cosa mi ha fatto subito storcere il naso. Birelli sapeva che il mio compagno aveva disponibilità economiche e ha tentato questo azzardo, ma fortunatamente non ci siamo cascati».

Secondo quanto ricostruito, il tentativo risalirebbe alla primavera del 2025, quindi mesi prima della serie di truffe legate agli affitti emerse successivamente.

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