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Comune, sì al bilancio: sgravi e tasse, cambia tutto

Agevolazioni allargate anche agli artigiani alimentari. Nuove regole per la tassa di soggiorno. Sgravi quasi azzerati all’edilizia
Il sindaco Vivarelli Colonna con l'assessora Simona Rusconi
Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna con l’assessora Simona Rusconi

GROSSETO. Confermate le agevolazioni per il suolo pubblico agli esercizi commerciali, con estensione anche al comparto artigianale (come, ad esempio, pizza al taglio o gelaterie), mentre il taglio netto ai contributi (e l’aumento della tariffa) arriva per l’edilizia, ridotti dal Comune in quanto mancano i ristori Covid e il settore è già sovvenzionato dallo Stato con il superbonus, incentivi peraltro confermati per i prossimi anni.

Novità in vista anche per la tassa di soggiorno che, in conformità con i Comuni limitrofi, sarà estesa anche agli affitti brevi di abitazioni private.  Che, si sa bene, sono in gran parte in nero: per questo l’ufficio tributi avrà una nuova sezione dedicata proprio alle verifiche. Per contrastare l’evasione.

La novità è in arrivo, grazie a un nuovo software: ogni persona fisica avrà un cassetto fiscale unico, saranno incrociati i dati e sarà meno facile sfuggire.

Sono queste le novità principali del bilancio di previsione del Comune di Grosseto, approvato oggi (lunedì 7 marzo), in consiglio comunale. Un bilancio di previsione da oltre 108 milioni di euro di cui quasi 10, quindi poco meno del 10%, arrivano dalle infrazioni al codice della strada, multe (3,8 milioni) e autovelox (5,3 milioni) per intendersi.

Le entrate correnti previste sono oltre 86 milioni  (in sostanza e semplificando al massimo: tasse, imposte, pagamento servizi e trasferimenti correnti da Stato e Regione), quelle in conto capitale oltre 22 milioni (anche qui, semplificando: alienazione di beni comunali, trasferimenti di capitale da Stato e Regione, ma anche accensione di mutui).

Un’emozionata Simona Rusconi, al suo primo bilancio pubblico da assessora, dopo averne stilati parecchi in Confartigianato, ha illustrato le linee guida che l’hanno guidata, insieme al fido scudiero Rino Festeggiato, dirigente del settore. Il suo è stato un lavoro certosino, condiviso con le associazioni di categoria.

L'assessora Simona Rusconi
L’assessora Simona Rusconi

L’imposta di soggiorno estesa agli affitti brevi

L’imposta di soggiorno, che a Grosseto esiste dal 2016 (qui l’attuale regolamentazione), viene estesa a tutte le strutture ricettive delle locazioni turistiche. Il Comune ritiene di incassare così circa 40mila euro in più (da 589mila a 630mila euro).

«In questo modo – ha detto l’assessora – si apre la platea alle locazioni brevi, equiparandoci ai Comuni limitrofi».

Si apre il problema del nero che, in questo settore, dilaga al punto di essere la quasi normalità: «L’ufficio entrate sarà scisso in due settori: uno che si occuperà della sola riscossione e uno dedicato all’emersione dell’evasione. Stiamo implementando un nuovo software (il Comune, con i due addetti storici prossimi alla pensione, passa dalle gestione interna all’appalto a una ditta esterna, ndr) che consentirà di creare un cassetto fiscale unico per ogni soggetto, consultabile anche online, che ci permetterà di fare le necessarie verifiche».

Secondo la previsione in bilancio nel 2022 il recupero dell’evasione dovrebbe passare da 2,7 milioni a 3,2, cioè 500mila euro in più.

La manovra tributaria del Comune. I criteri per la Tosap

La filosofia di base poggia su due capisaldi. Da una parte i criteri regolamentari e strutturali, con tariffe puntuali, che resteranno invariati.

Dall’altra le agevolazioni per la contingenza economica, che possono essere variate in modo semplice.

Per la Tosap (che ora si chiama Canone unico per l’occupazione di aree pubbliche), l’argomento caldo anche in consiglio, i criteri restano le dimensioni per le occupazioni permanenti (oltre 365 giorni), e le dimensioni e la durata per le temporanee (che sono soprattutto i cantieri).

Al crescere delle dimensioni e della durata la tariffa diminuisce.

La previsione di entrate dalla Tosap per il 2022 è di oltre 2 milioni di euro (1.950.000 più 125mila euro dai mercati), che non è rapportabile al 2021, che aveva le esenzioni Covid (1.5 milioni), ma è simile al 2019, l’ultimo anno pre-covid, quando era attorno ai 2 milioni.

A cambiare è soprattutto l’agevolazione per i cantieri che passa dal 50% al 25% per i permanenti (che sono pochissimi) con un aumento della tariffa del 20% e pagamento a scaglioni di dimensione (l’aumento, in sostanza, grava fino a 148 mq2) e al 15% per i temporanei (con la tariffa che cala dallo 0,6 allo 0,4) e che sono in numero di gran lunga più elevato.

Il suolo pubblico occupato per l’estensione del perimetro (ad esempio per i cappotti isolanti) non si pagherà per 5 anni, ma dopo dovrà essere acquistato in modo definitivo. Ma saranno cifre relativamente piccole, al prezzo di mercato.

La Tosap per le attività commerciali e artigianali

È stata leggermente corretta la normativa, peraltro dopo un confronto serrato con le associazioni di categoria. La sostanziale novità è che l’agevolazione è estesa anche alle attività artigianali alimentari, come pizzerie al taglio e gelaterie.

Il conto di tutte le agevolazioni si misurerà in un conguaglio a fine anno e sarà la sommatoria di più periodi

  • 15% di sgravio annuale già introdotto e confermato
  • esenzione dalla Tosap (statale) fino al 31 marzo
  • abbattimento del 50% della Tosap fino al 30/6/2022
  • tariffa piena nel terzo e quarto trimestre
  • le attività nelle frazioni turistiche (Marina, Principina, Marina di Alberese) che, di fatto, iniziano a lavorare da maggio, pagano il 50% fino al 31/12

Per capire meglio, se la tassa da pagare è 1000 euro, va tolto prima il 15% (850 euro) e poi divisa in quattro parti: 0 per i primi tre mesi, 106,25 euro per i secondi 3 mesi, 425 per gli ultimi 6. Quindi 531,25 euro invece di 1000.

È confermata la possibilità di aumentare lo spazio, fino alla triplicazione, a titolo gratuito. Si pagherà la Tosap, con i parametri sopra descritti, solo sulla parte in concessione, quindi un terzo se lo spazio occupato sarà il triplo dell’originario.

I vantaggi del centro storico

All’interno delle Mura le nuove attività aperte o quelle che si trasferiscono da fuori a dentro le Mura non pagano per un anno la Tosap e l’imposta sulla pubblicità.

Anche per i cantieri nel centro storico è prevista un’ulteriore agevolazione del 25%.

«Abbiamo voluto fare uno sforzo in più per il centro storico, per incentivare l’apertura di nuovi esercizi» ha aggiunto Simona Rusconi.

Oltre 9 milioni dalle multe, verbali in città e autovelox

Su circa 108 milioni di bilancio, 9,1 milioni entreranno dalle multe, 3,8 milioni dai verbali (per lo più divieto di sosta, ma anche accessi senza permesso in centro storico), 5,3 milioni dall’autovelox, con quello di Rispescia che fa la parte del leone.

Una tassa pagata quest’ultima, pagata in un certo senso dai non grossetani, ma solo dai “forestieri” di passaggio, visto che chi abita in città ormai lo sa che quel furgoncino dei vigili praticamente parcheggiato ogni giorno da anni nello stesso posto dentro al distributore è lì solo per fare le multe. Chi in direzione sud passa a più di 70 kmh se la va a cercare, in sostanza.

«Ve tenuto presente – ha spiegato l’assessora – che non tutte saranno riscosse e questo va considerato in bilancio».

Il caro energia grava in modo pesante

Il bilancio di previsione paga l’aumento esponenziale del costo dell’energia e l’abbattimento dei fondi Covid in arrivo dallo Stato, diminuiti da 2,3 milioni del 2021 a 263mila euro. 

Il caro-energia è un problema, sia per l’illuminazione, sia per il riscaldamento. Le previsioni sono di un aumento di quasi 700mila euro della correte e di circa 228mila euro del costo per il riscaldamento.

La corrente passa da 2,6 milioni a 3,3, con 350mila euro in più per gli edifici e 325mila in più per la pubblica illuminazione. E per fortuna che i punti luce sono stati tutti aggiornati con i sistemi a led, altrimenti il salasso sarebbe stato assai più alto.

Il riscaldamento passa da 859mila euro a 1.087.000.

Imu e oneri di urbanizzazione

L’edilizia è ripartita grazie ai bonus statali e questo porta un aumento delle entrate. Anche perché cadono alcune esenzioni statali per l’Imu: quest’ultima passa da 18,1 milioni a 19,6, la previsione degli oneri di urbanizzazione è di quasi 4,5 milioni, a fronte di 3,7 del 2021. Un record che testimonia la ripartenza del settore edile.

La riorganizzazione degli uffici

Pesa anche la riorganizzazione degli uffici, ma è una manovra che porterà benefici nel corso del tempo.

Sul 2022 incide il costo dell’incremento del personale (2,1 milioni in più), di cui 850mila per le nuove assunzioni finalizzate a gestire i progetti e i fondi del Pnrr. Ma il nuovo assetto, anche in vista di numerosi pensionamenti in arrivo, porterà benefici nel lungo periodo.

Mistero Tari

La Tari, per ora, resta invariata. Ma la tariffa è legata alle previsioni di spesa dell’Ato (Ambito territoriale ottimale, le province di Grosseto, Arezzo e Siena più i sei Comuni della Val di Cornia legati alla zona sud da sempre: Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto, Castagneto Carducci e Campiglia Marittima)  rifiuti che, al momento, non ci sono.

Però mancano anche 1,2 milioni di fondi Covid: difficile quindi che la tassa sui rifiuti non venga ritoccata.

Nella speranza che, almeno, migliori anche il servizio.

 

 

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