GROSSETO. C’erano quattro giovani grossetani a bordo della barca da safari marino che si è rovesciata, sabato 21, davanti alla spiaggia di Garoda a Watamu.
Un rovesciamento tragico, con 4 cittadini keniani morti. Le vittime sarebbero tre donne, di cui probabilmente una minorenne, più un bambino di otto anni che non sarebbe ancora stato recuperato dai flutti.
I ragazzi di Grosseto stanno tutti bene e hanno parlato con le famiglie, dopo il rientro.
I quattro grossetani sono Matteo Balbo, 23 anni, sua sorella Veronica Balbo, 26 anni, Alessia Frediani, 23 anni e Andrea Amorfini, 26.
L’imbarcazione trasportava 13 turisti italiani e 16 keniani, secondo la dichiarazione del presidente della Watamu Beach Management Unit, Vincent Kahindi.
Dal Kenia: difficili le operazioni di soccorso
Come riporta MalindiKenya, il portale degli italiani in Kenya: «Le forti correnti e le onde avrebbero reso difficoltoso il recupero dei keniani che non avevano dimestichezza con il mare, mentre gli italiani sono riusciti a salire sulle altre barche che erano nella zona. Chi si è salvato senza danni era posizionato sul tetto del natante, mentre chi era sotto è rimasto incastrato o colpito dalla stessa barca ed ha fatto fatica a risalire».
L’Ambasciata d’Italia in Kenya, che ha seguito tutta la vicenda da subito, attraverso il console onorario Ivan Del Prete e gli assistenti consolari Marco Cavalli e Simone Ricci, ha confermato, secondo quanto riferito dalle locali autorità, che tutti gli italiani presenti sulla barca sono stati tratti in salvo. Fondamentale l’apporto di un medico italiano, il milanese Franco Ghezzi, che si trovava sulla spiaggia in cui sono stati effettuati i primi soccorsi.
Passata la paura le due coppie hanno deciso di restare in Kenya e finire la loro vacanza.
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