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Bambini africani a scuola grazie a due grossetane

Asili costruiti grazie alla caparbietà delle due presidenti che hanno scelto la strada della solidarietà: ecco come aiutarle
Rosanna Rondelli nell'asilo a Zanzibar
Rossana Rondelli con un volontario nell’asilo a Zanzibar

di Federica Rossi

GROSSETO. Questa è la storia di due donne, Maria Grazie Buonamici e Rossana Rondelli,  che hanno deciso di dedicarsi a chi ha più bisogno. Grossetane, entrambe sono impegnate in Africa: una è presidente del Children Center Mayungul’altra invece è presidente dell’associazione Amici di Zanzibar e del mondo O.D.V.

Maria Grazia gestisce un orfanotrofio a Malindi, in Kenya. Rossana, gestisce un asilo nido, l’unico gratuito dell’isola di Zanzibar.
Basta incontrarle, per capire che la loro dolcezza, sensibilità e comprensione siano gli ingredienti fondamentali per mandare avanti attività che non sono remunerate, perché il valore della loro attività è inestimabile: le due donne infatti, hanno una calamita nei loro cuori che si chiama altruismo.

I bambini al centro del mondo

L’associazione di Maria Grazia, ha un terreno di 12mila metri quadrati, donato in beneficenza dal dottor Tirinnanzi, dove nel 2005 è iniziata la costruzione di un orfanotrofio. Ad oggi sono 40 i bambini ospitati in struttura, e ci sono 2 assistenti sociali e 15 operatori che lavorano all’interno. I bambini provengono da famiglie dove i padri pescatori, nella grande maggioranza, sono morti in mare e le madri vivono per  strada, senza un alloggio.

 

Maria Grazia Buonamici a Watamu
Maria Grazia Buonamici a Watamu

I beni di prima necessità sono molto costosi, e i piccoli, penalizzati dalla pandemia, si trovano in estrema difficoltà nel reperire fondi per mantenere una situazione già di per sé precaria.
In Kenya, il turismo alberghiero è assai diffuso, ci sono moltissimi italiani, proprietari di strutture che contribuiscono a dare lavoro ai locali. Con l’emergenza Covid, la situazione è drasticamente cambiata, il turismo è praticamente assente e questo comporta un aumento della criminalità. Le foreste vengono disboscate, causa, l’esigenza di produrre carbone per la vendita e anche il mare, una grandissima fonte di risorse è stato venduto alla Cina e al Giappone in cambio della costruzione di strade, questo ha portato un’aggressiva introduzione delle grandi navi per la pesca ai gamberetti, fonte di reddito dei pescatori locali che si trovano a dover competere con il progresso.

Aule per disabili all’asilo e un centro medico

Rossana è impegnata a Zanzibar. È partita da pochi giorni, è tornata là dove sa che il sorriso di ogni bambino le fa stringere il cuore. Là dove la sua associazione, è riuscita, nel 2019 a costruire aule per l’asilo nido. Ad oggi, si contano 130 bambini aventi diritto. Il problema, anche qui, è però reperire aiuti per sostenere le spese alimentari, le spese mediche, e la necessità di costruire aule per disabili. Ci sono circa 20 disabili riconosciuti, grazie alle visite mediche tempestive dei volontari.

Un tesoro per i bambini africani

«Servirebbe una maggiore attenzione da parte delle agenzie turistiche  – spiega Rossana Rondelli – che consigliano ai viaggiatori di portare cancelleria e caramelle nei villaggi. I locali non ne hanno bisogno, anzi, vivono uno sconvolgimento delle loro abitudini piuttosto che un aiuto. I bambini vanno curati e accompagnati a vivere la propria dignità proiettate nelle situazioni in cui vivono».
Il contributo economico e materiale, dovrebbero essere quindi gestito dalle associazioni che conoscono e collaborano nei villaggi con esperienze pluriennali, come appunto quella guidata da Rossana, che grazie al contributo dell’Acquedotto del Fiora, ha costruito 5 pozzi, con 2 impianti idrici, uno dei quali donato alla scuola nel gennaio 2019.

Negli asili, viene insegnata l’educazione all’igiene sanitaria, dentale ed ambientale con l’introduzione della raccolta differenziata e del riciclaggio della plastica.

L’associazione sta anche realizzando un centro medico. «Il servizio sanitario è inesistente – spiega Rossana Rondelli – e, tranne la visita di base e le cure per le malattie tipo la malaria o i vaccini nella prima infanzia, il resto è a pagamento».

Tra le tante attività, dal 2012, la onlus guidata dalla grossetana, sostiene l’ospedale di Kiwengwa con la fornitura di macchinari, attrezzature, ausili sanitari, materiale medicazione, medicinali.  Ma c’è appunto anche il progetto di realizzare un nuovo centro medico dove sarà creato un punto per l’ostetricia e la ginecologia, un ambulatorio dentistico, un ambulatorio multispecialistico e la foresteria per i volontari. Progetto che per ora l’associazione ha dovuto mettere da parte a causa del Covid.

Ogni aiuto è indispensabile

Ma come fare per aiutare le due associazioni? Gli Amici di Zanzibar e del Mondo Odv/Ngo ha lanciato una sottoscrizione: per diventare soci basta versare la quota associativa di 20 euro all’Iban:  IT61 O 088 5114 3010 0000 0316 940, causale quota associativa 2022, valida anno solare, con cui riceverai la tua tessera socio 2022. Ma sullo stesso numero di conto corrente, si possono anche fare donazioni per sostenere i tanto progetti dell’associazione.

Rossana Rondelli a Zanzibar
Rossana Rondelli a Zanzibar

Per farlo basta compilare il modulo sul sito web dell’associazione  e inviare alla email amicidizanzibar@gmail.com la ricevuta del versamento. Con soli 10 euro in più, sarà possibile ricevere la maglietta dell’associazione con il logo della Nursery Amici Rafiki Kiwengwa.

Anche le donazioni a sostegno del  progetto per la gestione dell’orfanotrofio di Mayungu Kenya possono essere fatte tramite: bonifico bancario a favore dell’associazioneChildren Center mayungu sul c/c. 000010083245 – ABI 1030 CAB 66380 presso Monte dei Paschi di Siena filiale di Luzzara (RE). L’iban è: IT 64 G 01030 66380 000010083245. È previsto il rilascio della ricevuta per la detrazione dalla dichiarazione dei redditi. Le donazioni infatti, in entrambi i casi, sono detraibili nella misura del 35%.

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