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Balneari, giovedì un incontro con gli esperti

La sentenza del Consiglio di Stato ha rimescolato le carte. Benini e Pecorini: «La politica deve intervenire, questa non è una questione privata degli imprenditori»
bagno Moby dick Grosseto, stabilimenti balneari

GROSSETO. La scure del Consiglio di Stato si è abbattuta sulle concessioni demaniali. Una doccia fredda, quella che ha bagnato i balneari che giovedì 18 novembre alle 10.30 si riuniranno all’Hotel terme Marina Leopoldo II a Marina di Grosseto per discutere il da farsi. Al convegno, organizzato dall’associazione Balneari di Grosseto parteciperanno l’avvocata Cristina Pozzi, professoressa di Diritto comunitario dei trasporti all’Università di Parma, il commercialista Piero Bellandi, revisore legale e membro della commissione Uni per elaborare le norme di valutazione dell’impresa balneare, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il segretario comunale Luca Canessa, l’assessora al Demanio Simona Petrucci e l’assessore al Turismo Riccardo Megale.

Durante il convegno si discuterà ovviamente della recente sentenza del Consiglio di Stato, per la quale il sindaco e il vicesindaco di Follonica, Andrea Benini e Andrea Pecorini, invocano ora l’intervento della politica. Perché «Fino ad oggi le Regioni e di conseguenza i Comuni si sono limitati a recepire, attraverso meri atti amministrativi, una disposizione contenuta nella legge finanziaria statale del 2018 – dicono –  ma una sentenza ha bisogno di trovare una sistemazione normativa ed è quindi fondamentale che la politica e in particolare il Parlamento, si assumano questa responsabilità. Oggi, di fatto, si è lasciata scoperta la questione, esponendola così a ricorsi e ad interventi dell’Europa. E i Comuni in questo sono soli».

Benini e Pecorini spiegano che a Follonica ci sono realtà imprenditoriali che hanno creato un rapporto importante con il territorio, mettendo a punto un piano di gestione del bene demaniale divenuto modello per molti altri Comuni italiani. «Non si tratta di gestione del singolo orticello – spiegano – i gestori delle concessioni demaniali negli anni hanno creato un’associazione e un consorzio, e si sono fatti esecutori di un progetto importante come il Piano di salvamento, inoltre – proseguono – c’è stata una grande e proficua collaborazione anche per quanto riguarda la spiaggia pubblica. C’è poi stato un lavoro di collaborazione importante anche nel progetto per la gestione della manutenzione del litorale presentato dalla Regione Toscana».

Nell’estate 2020 il Comune di Follonica aveva sottoscritto una delibera che, attuando la legge 145/2018, aveva disposto l’estensione della durata delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa per 15 anni, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge stessa, cioè dal 1 gennaio 2018, e, quindi, con durata effettiva fino al 1 gennaio 2034.

La sentenza del Consiglio di Stato, però, sovverte di fatto questa decisione. «L’estensione delle concessioni demaniali prevista anche dal Comune di Follonica – spiegano gli amministratori – era stata fatta non solo per dare seguito ad un indirizzo normativo ma anche per una questione politica. Crediamo in questo modello proprio per i soggetti con i quali ci siamo rapportati in questi anni e in virtù del rapporto costruito con l’associazione balneari e con il consorzio. Se siamo andati avanti è anche e soprattutto per questo motivo».

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