Autostrada Tirrenica, passetto avanti. Almeno a parole Skip to content

Autostrada Tirrenica, passetto avanti. Almeno a parole

Alleanza Rossi-Simiani per dare una scossa a una vicenda impantanata nella burocrazia da decenni. Mossa di Anas, poi il commissario
Un tratto dell'Aurelia prima di Rispescia (con tanto di autovelox). Nei riquadri Fabrizio Rossi e Marco Simiani in commissione ambiente
Un tratto dell’Aurelia prima di Rispescia (con tanto di autovelox). Nei riquadri Fabrizio Rossi e Marco Simiani in commissione ambiente

GROSSETO. Tre anni dopo, finalmente, Anas invia al Consiglio superiore dei lavori pubblici la documentazione per il parere sul passaggio di consegne della concessione per la Tirrenica, da Sat alla stessa Anas. Una decisione che fu presa dal governo Conte II con il decreto Milleproroghe 2020, approvato a fine 2019, con Paola De Micheli ministro delle infrastrutture: politicamente, un’era geologica fa.

Eppure, da allora, la macchina burocratica dello Stato non è stata capace di quantificare il “risarcimento” che Anas deve pagare a Sat per la perdita della concessione e per il progetto. 

Adesso siamo al parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Speriamo non ci voglia un’altra era geologica perché venga espresso e che sia un via libera.

Poi sarà nominato il commissario, a dare un’accelerata, sempre che, nel frattempo, si trovino i soldi. Non un dettaglio.

Certo i poteri straordinari del commissario consentono di scavalcare tutti i lacci e lacciuoli della burocrazia e anche tutti i ricorsi, da chiunque vengano: aziende, ambientalisti, espropriati, compresi i vip della zona sud che da sempre osteggiano il completamento dell’opera. Tanto da Roma a Tarquinia l’hanno fatta e fino a Capalbio si arriva bene.

La Grosseto-Siena, da quando è stata commissariata, ha fatto partire tre cantieri (due lotti, il 4 e il 9 e la galleria di Pari) in due anni.

Proprio oggi, a Roma, si è svolta  in commissione ambiente, trasporti e lavori pubblici della Camera dei deputati, l’audizione dei vertici Anas per conoscere l’attuale stato dell’arte e il prossimo futuro del corridoio tirrenico, in sostanza la tratta della SS1 Aurelia che va da San Pietro a Palazzi in provincia di Livorno a Tarquinia in provincia di Viterbo.

Un’audizione che era stata chiesta dai deputati maremmani Marco Simiani (Pd) e Fabrizio Rossi (Fratelli d’Italia). Un lavoro ai fianchi trasversale, il loro, nel nome dei bisogni del territorio, che speriamo porti risultati positivi.

Simiani: «Ora vanno reperite le risorse»

Marco Simiani così commenta l’audizione.

«Anas ha ribadito che entro aprile, dopo mesi di ritardi, invierà al Consiglio superiore dei lavori pubblici la documentazione per elaborare il parere necessario al passaggio di consegne con Sat per la realizzazione della Tirrenica. È ora necessario reperire le risorse per completare l’opera in tempi certi: il nostro obiettivo è inserire tali finanziamenti nella prossima legge di bilancio».

Rossi: «Previste anche le complanari»

Fabrizio Rossi esprime soddisfazione.

«Anche se sei, degli otto lotti dell’originario progetto Sat del corridoio Tirrenico, che è passato da qualche tempo da Sat ad Anas non sono interamente compiuti o necessitano di importanti lavori strutturali o di adeguamento, – commenta Fabrizio Rossi – come ad esempio quello relativo al tratto a due corsie che va da Ansedonia a Pescia Romana, oppure quello dell’eliminazione degli incroci a raso nel tratto tra Grosseto e Orbetello, oppure la messa in sicurezza dei lotti 2 e 3 da San Piero a Palazzi a Grosseto Sud con nuovo new jersey e altro, quello che però ci conforta è che, come riferito in audizione dai vertici di Anas, saranno previste delle complanari dove non presenti, per veicolare il traffico locale e così agevolare i residenti negli spostamenti interni»

«Apprezziamo positivamente l’impegno e lo sforzo che sta facendo Anas in questa fase per la futura attuazione del corridoio tirrenico, auspicando che i tempi riguardanti sia la riprogettazione, che quelli di una futura partenza dei lavori, avvengano a differenza del passato in tempi ragionevoli. Come sempre abbiamo fatto anche in passato, adesso più che mai essendo forza di governo, continueremo a vigilare affinché tutto proceda secondo i cronoprogrammi di Anas, che già in questo mese, passerà i documenti necessari al Consiglio superiore dei lavori pubblici».  

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