GROSSETO. Continua la Atlas Mountain Race per i corridori maremmani, Gianluca Scafuro, Lenny Schiaretti e Thomas Andrew Daddi.
Mentre i primi sono già arrivati al traguardo: dopo 3 giorni e 20 ore a trionfare è stato lo svizzero Robin Gemperle che ha completato i 1.334 km del percorso, nonostante le condizioni estremamente difficili.
Al secondo posto il lituano Justinas Leveika e al terzo il tedesco Sebastian Breur.
In piena corsa i ciclisti maremmani
La massacrante gara ha visto molti colpi di scena nella testa della gara: a farne le spese era stato l’italiano Mattia De Marchi, costretto al ritiro quando si trovata al comando per problemi fisici. Portato in ospedale, De Marchi ora sta bene.
Ne ha approfittato così il giovane atleta svizzero, che è riuscito a gestire la fatica. Dormendo e riposandosi anche più degli avversari, sorpassando il lituano Justinas Leveika.
Proprio Leveika in 4 giorni di gara ha dormito solamente 3h30′, segno evidente che in queste competizioni la freschezza psico-fisica assume un ruolo fondamentale nei momenti topici.
Per i grossetani ancora un paio di giorni di gara
Gianluca Scafuro ha ripreso la gara come previsto dal CP3. Intorno a mezzogiorno rimane vicino alla 30° posizione, avendo superato abbondantemente i 1.000 Km.
Il tracciato di ieri, fino al punto di controllo, attraversava un’area veramente remota senza punti di rifornimento di cibo e acqua.
Ora il percorso si fa più veloce: attraversa la catena Anti-Atlas, la pianura fuori Agadir e si apre alla costa atlantica, dopo essersi lasciato alle spalle l’Atlante.
Thomas Daddi si è assestato nei primi cento, con 800 Km percorsi, mentre Lenny Schiaretti è poco più indietro, distanziato di una ventina di chilometri.
Come sempre, gare endurance di questo tipo risultano davvero difficili da gestire e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. I ciclisti stanno faticando: l’arrivo di Gianluca al traguardo è previsto fra un giorno e mezzo.
Thomas e Lenny lotteranno per rientrare nel tempo massimo previsto dall’organizzazione.