AsiniAmo, con gli asini a sostegno delle donne vittima di abusi Skip to content

AsiniAmo, con gli asini a sostegno delle donne vittima di abusi

AsiniAmo di Scarlino, con Fondazione Cr Firenze, in primavera ha collaborato con l’associazione Olympia De Gouges. E il progetto va avanti
Gli asini dell'associazione AsiniAmo
Gli asini dell’associazione AsiniAmo

SCARLINO. L’associazione AsiniAmo esiste dal 2009. E porta avanti progetti di grande rilevanza sociale. Con gli asini. Questa primavera grazie al sostegno economico della Fondazione CR Firenze ha dato vita ad un progetto a sostegno di donne vittime di abusi. Grazie al contatto con l’associazione antiviolenza Olympia De Gouges di Grosseto.

Ora ringraziano tutti coloro che hanno permesso questa iniziativa.

AsiniAmo: «Un percorso di valore sociale. Che può andare avanti»

«“Vivi di sentieri” è giunto a conclusione ed è tempo di riflessioni – scrivono da AsiniAmo -. Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del nostro progetto, in primis la Fondazione CR Firenze che ha scelto di sostenerci economicamente».

«Con gratitudine, guardiamo a quanti hanno riconosciuto il valore socioculturale della nostra proposta, in particolare l’associazione antiviolenza Olympia De Gouges di Grosseto che ha creato un ponte tra noi e le partecipanti. La nostra riconoscenza va anche all’ente agricolo-forestale regionale “Bandite di Scarlino” che ha messo a disposizione gli spazi dove si sono svolti gli incontri e infine, ma non in ordine di importanza, con immenso amore, ringraziamo tutti i nostri asini che con rara sensibilità e pazienza ci hanno sempre accompagnato in questo intenso percorso».

«In sostanza è stato possibile creare un vero spazio di connessione e scoperta reciproca, integrando e facendo dialogare tra loro competenze diverse. Orchestrare attività esperienziali di tipo somatico ed esperienze di relazione con l’asino ha generato un humus, che è stato armonico e di grande supporto per tutti».

«L’atmosfera è stata spesso densa, sempre rispettosa, a tratti giocosa e spesso emozionante. Abbiamo creduto fin dall’inizio nel valore sociale di questo progetto e la risposta ricevuta con annessa richiesta di proseguire il percorso ne sono una conferma. Per concludere, tanta gratitudine a chi ha reso possibile tutto ciò».

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