GROSSETO. Forse le recenti proteste di agricoltori, allevatori e associazioni di categoria, iniziano a sortire qualche risultato. Sarà pubblicato entro il 31 marzo, infatti, un bando che riguarda il settore primario, in pieno rispetto delle scadenze fissate al primo trimestre 2022 per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta del bando per accedere ai finanziamenti per la misura ‘Parco Agrisolare’, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro.

L’obiettivo è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.
L’intervento prevede, infatti, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, puntando a raggiungere l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW, e contribuendo così ad aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica di tutto il settore.
«La pubblicazione del bando – afferma Coldiretti – è una prima importante risposta alla nostra mobilitazione a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori».

Sarà possibile quindi installare pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici a uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. E il contributo potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, con la eventuale rimozione di eternit e amianto sui tetti (ove presente, migliorando la coibentazione e areazione, anche al fine di contribuire al benessere degli animali.
Il finanziamento
Si prevede un contributo a fondo perduto minimo del 50% (fonte Coldiretti). Entro il 31 dicembre 2022, inoltre, il ministero dovrà rispettare l’obiettivo previsto di erogare ai beneficiari almeno il 30% delle risorse finanziarie destinate a questo investimento, per poi arrivare al 50% entro la fine del 2023 e il 100% entro la fine del 2024.

Le domande del bando, una volta inviate, saranno poi gestite dal GSE, indicato dal MiPAAF quale attuatore della linea di intervento Pnrr. Un importante passo avanti per accelerare il processo e consentire l’avvio immediato dei progetti.
Il Ministero dell’Agricoltura manterrà il ruolo di punto unico di contatto con il Servizio centrale per il Pnrr e avrà la responsabilità in tema di supervisione complessiva dell’intervento, in ognuna delle diverse fasi di attuazione dei progetti, oltre che in materia di gestione dei flussi finanziari.
Autore
-
Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli