Arrestati per le armi e la droga, li condannano e lui esce dal carcere | MaremmaOggi Skip to content

Arrestati per le armi e la droga, li condannano e lui esce dal carcere

La coppia era stata fermata due volte in due settimane: prima con crack, cocaina e anche un machete in auto, poi per la tentata rapina al Maury’s
Un posto di blocco dei carabinieri: sette patenti ritirate dopo i controlli con l'etilometro
Un posto di blocco dei carabinieri

GROSSETO. Erano stati arrestati dai carabinieri due volte in due settimane. La prima, perché erano stati trovati con armi, droga e soldi in contanti in auto, poi per la tentata rapina al Maury’s. Ora, per Mohamed Jawher Jelliti, tunisino di 26 anni, si sono aperte le porte del carcere. Dopo la condanna a un anno, due mesi e 5 giorni di reclusione e 1.633 euro di multa, il giudice Marco Mezzaluna ne ha disposto la scarcerazione, su richiesta dell’avvocato Giulio Parenti. 

Letizia Niccolini invece, grossetana di 34 anni, difesa dall’avvocata Beatrice Paoletti, resta al momento nel carcere di Perugia, dov’è stata portata dopo l’arresto per la tentata rapina al Maury’s. La donna è stata condannata ad un anno e 5 giorni di reclusione e 1.633 euro di multa. 

Presi con il crack, la coca e un machete in auto

Crack, cocaina, armi. Un machete, cacciaviti, un coltello da cucina. E ancora, un bilancino di precisione e 720 euro in contanti. È quello che, a metà novembre 2024, i carabinieri di Grosseto trovarono nell’auto, una Fiat 500 nera, sulla quale viaggiavano i due. 

Jelliti, una volta salito sull’auto di servizio dei carabinieri, dette in escandescenze: spaccò le guide di plastica dell’auto e il vetro della vettura. Poi riuscì a colpire anche un carabiniere, provocandogli la lussazione di una spalla.

In carcere per la tentata rapina

La donna, dopo l’arresto, fu messa all’obbligo di firma mentre Jelliti passò qualche giorno in carcere. Una volta uscito, i due, appena 15 giorni dopo il primo arresto, riuscirono a mettersi di nuovo nei guai tentando la rapina al supermercato Maury’s. 

Da allora, per entrambi si aprirono le porte del carcere. L’avvocato Parenti ha chiesto al giudice Mezzaluna la revoca della custodia cautelare e la sostituzione con il divieto di dimora in Toscana. Il sostituto procuratore Federico Falco si è opposto ma il giudice ha accolto la richiesta del difensore. Il ragazzo, incensurato, è stato condannato a una pena inferiore a tre anni. Giovedì 15 maggio, per lui, si sono aperte le porte del carcere ma questa volta per tornare libero. 

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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