GROSSETO. Dopo tre mesi intensi di formazione – con i corsi tenuti dopo cena per consentire a chi lavora di partecipare – a inizio giugno hanno ottenuto la qualifica 20 nuovi volontari soccorritori, quasi tutti già entrati nei ranghi dell’associazione e operativi nei turni. L’esame è stato superato in scioltezza, e tutti hanno dimostrato di avere assimilato le competenze necessarie a svolgere il proprio ruolo.
«Quello appena concluso – spiega il presidente Christian Sensi – è stato il quarto corso consecutivo organizzato in 19 mesi da Anpas Humanitas. I nuovi volontari sono una ventina e questo ci consente di dare continuità all’ampliamento della base dei soccorritori e allo stesso tempo di sostituire i volontari che fisiologicamente lasciano l’attività».
La carica dei soccorritori di Anpas Humanitas
Grazie a questi ultimi arrivi, l’Anpas Humanitas può contare su 80 soccorritori operativi. «L’aspetto più positivo è che nei nostri corsi continuano ad iscriversi un buon numero di under 40 – spiega Sensi – A dimostrazione del fatto che il volontariato suscita ancora passione e spirito di appartenenza anche nelle generazioni più recenti. Noi, da parte nostra, cerchiamo in ogni modo di favorire la partecipazione, senza chiedere un impegno eccessivo a chi ha condizioni lavorative o familiari che non gli consentono un’attività assidua. Benvenuti ai nuovi arrivate e arrivati, quindi: nell’auspicio s’inseriscano al meglio nelle nostre attività sentendosi in famiglia».
Le soccorritrici e i soccorritori che hanno ottenuto il brevetto di 2° livello sono: Michele Agostini (1977), Diego Agostini (1975), Federico Bartoli (1995), Luca Bensi (1974), Giulia Caporali (2004), Andrea Chipa (1962), Cristina Culicchi (1968), Adele Ersilia Del Prete (1992), Angela Del Prete (2001), Vincenzo (1955), Federica Faloni (1973), Luca Galletti (1965), Giuliano Goffo (1958), Boris Iabanji (1983), Monica Landini (1986), Roberto Lisci (1968), Daniel Manetti (2006), Valentina Orlando (1980), Patrizia (1978), Alcide Tognarini (1958).
Pronti ad aiutare chi ha bisogno
«Quasi tutti i neo soccorritori – spiega Angela Pavone, responsabile dei volontari di Anpas Humanitas – sono già entrati a far parte del gruppo delle turnazioni per la formazione delle squadre. È un gruppo di persone molto attivo e propenso a collaborare, c’è un buon clima e questa è la soddisfazione più grande. Ad ottobre organizzeremo il secondo corso di formazione per questo 2025, perché abbiamo riscontrato un discreto interesse».
Dopo un periodo di “affiancamento”, in cui saranno riconoscibili ai sanitari dall’apposito gilet riportante la qualifica “tirocinante”, i neo soccorritori potranno effettuare tutte le manovre previste in emergenza. Come il massaggio cardiaco e la ventilazione polmonare con vari tipi di maschera e pallone di Ambu. Oppure l’assistenza ai sanitari per rilevazione parametri, manovre salvavita SVT (supporto vitale traumatizzati), l’estrazione del casco, il posizionamento del collare cervicale, la gestione di emorragie e l’immobilizzazione arti fratturati.
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