Ancora truffe bancarie digitali: come riavere i soldi | MaremmaOggi Skip to content

Ancora truffe bancarie digitali: come riavere i soldi

Confconsumatori: «Attenzione, le banche non possono addebitare tutte le responsabilità ai clienti», ecco i consigli utili
Un momento durante l’immissione dei dati della carta di credito online

GROSSETO. Anche in provincia di Grosseto sono molti gli utenti bancari che si sono visti sottrarre, attraverso sofisticate truffe digitali, somme di denaro significative dai propri conti correnti online o dalle proprie carte di pagamento.

Come vengono attaccati i clienti

«Si tratta sempre più spesso – spiegano da Confconsumatori – di fenomeni di phishing, in cui il truffatore estorce dati all’utente con l’inganno».

«I dati vengono carpiti spesso tramite un “sms spoofing”: un messaggio fraudolento si inserisce nella conversazione autentica con la banca».

«Talvolta l’sms è seguito da una telefonata, apparentemente riconducibile al numero verde della banca, e il sedicente operatore che, con la scusa di bloccare un pagamento truffaldino, sottrae all’utente, ignaro, i codici per autorizzare i pagamenti. Avuti i codici, riuscirà ad effettuare le operazioni di pagamento a nome dell’utente truffato».

La risposta delle banche

Confconsumatori ha rilevato che i servizi antifrode degli intermediari, anche se avvisati pochi minuti dopo la truffa, si limitano a bloccare l’accesso al conto o alla carta, ma si rifiutano di recuperare e stornare il pagamento, senza tenere conto che, nel 90% dei casi si tratta di pagamenti eseguiti all’estero, magari anomali e inconsueti per il cliente.

Per questo, al momento, sono molti gli arbitrati bancari depositati da Confconsumatori alla Banca d’Italia con l’obiettivo di ottenere un rimborso per le persone derubate.

Immissione dei dati online

«La scarsa sicurezza dei pagamenti elettronici, in realtà, contrasta con le politiche di questi ultimi anni, tese a ridurre l’utilizzo del contante – dichiara il vicepresidente nazionale di Confconsumatori, Marco Festelli – quindi l’atteggiamento delle Banche non è vincente e non si addice alla politica a favore della moneta elettronica».

«Non convince neanche la tesi di addebitare tutte le colpe all’utente vittima di truffa, perché ancora oggi non viene spiegato il motivo per cui la chat messaggistica può essere violata, e i sistemi informatici antifrode delle banche non rilevano, in tempo reale, operazioni anomale per il profilo del cliente come ad esempio pagamenti, bonifici o ricariche fatte all’estero: denaro ricaricato sulla propria carta che, dopo un attimo, viene speso all’estero».

Come tutelarsi

Confconsumatori suggerisce agli utenti di non cliccare sui link contenuti in sms bancari senza avere conferma della loro autenticità. Quando si ricevono sms di questo tipo è opportuno, prima di aprire ogni link che normalmente rinvia ad un sito “specchio” di quello reale, contattare direttamente la propria banca.
«Le vittime di questo genere di truffa devono come prima cosa disconoscere le operazioni con la propria banca e sporgere denuncia all’autorità giudiziaria, rivolgendosi poi alle sedi di Confconsumatori per ricevere assistenza» dicono dalla confederazione.

Ricordiamo che lo sportello di Grosseto in assistenza dei cittadini è in via della Prefettura 3 (raggiungibile telefonicamente allo 0564417849, dalle ore 15 alle ore 19). 

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