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Allevava e vendeva illegalmente gamberi della Louisiana

Sequestrati crostacei e acquari dai carabinieri forestale: l’indagine coordinata dalla procura è finita con la denuncia di un trentenne grossetano
Il blitz dei carabinieri

GROSSETO. Un trentenne residente a Grosseto allevava e commerciava abusivamente gamberi della Louisiana, specie considerata altamente dannosa per gli ecosistemi. A scoprirlo sono stati i carabinieri forestale del Nipaaf di Grosseto, insieme ai militari del Nucleo carabinieri Cites di Arezzo, al termine di un’attività investigativa coordinata dalla procura della repubblica di Grosseto.

L’allevamento artigianale scoperto in casa

Durante il controllo, i militari hanno trovato nell’abitazione del giovane un vero e proprio allevamento artigianale di gambero della Louisiana (Procambarus clarkii).

 

 
 
 
 
 
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La detenzione di questa specie è vietata perché inserita nell’elenco delle specie esotiche invasive, considerate una seria minaccia per gli ecosistemi naturali italiani.

Dalla cattura nei corsi d’acqua al mercato online

Dalle prime indagini svolte dai carabinieri forestale è emerso che i crostacei venivano catturati nei corsi d’acqua della Maremma, per poi essere portati nell’abitazione del trentenne.

Qui gli animali venivano allevati e fatti riprodurre in cattività. Le nuove nascite erano quindi destinate alla vendita online, in particolare nel mercato degli appassionati di acquari.

Sequestrati gamberi e strutture di allevamento

Al termine dell’attività, tutti gli esemplari di gambero della Louisiana e le strutture utilizzate per la loro detenzione, tra cui acquari e attrezzature, sono stati sequestrati dai carabinieri.

È doveroso precisare che tutti gli indagati devono ritenersi presunti innocenti fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Una specie altamente invasiva e pericolosa

La specialità forestale dell’Arma è particolarmente attenta alle attività di controllo finalizzate al contenimento della diffusione di specie aliene invasive.

Il gambero della Louisiana, non autoctono del nostro territorio, è estremamente aggressivo e riesce a primeggiare nello sfruttamento delle risorse, soprattutto cibo e rifugi, a scapito dei gamberi autoctoni delle acque dolci.

I danni agli ecosistemi e alla biodiversità

Questa specie, molto vorace, esercita una forte pressione predatoria su anfibi e altri invertebrati, mettendone a rischio la sopravvivenza. Contribuisce inoltre alla riduzione della vegetazione nelle zone umide.

Le dinamiche di competizione e predazione sulle specie native possono provocare profondi stravolgimenti degli habitat, alterando la rete trofica, degradando la qualità delle zone umide e determinando una progressiva riduzione della biodiversità.

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