Dall’Orbetello alla Sampdoria, tra sacrifici, talento e lacrime di gioia. Un traguardo che emoziona un’intera comunità e soprattutto una famiglia che ha creduto in lei dal primo istante
Vittorio Patanè
Allegra Rossi in campo durante la partita Sampdoria-Como
ORBETELLO. Allegra Rossi, nata il giorno di San Valentino di 18 anni fa, ha esordito domenica 4 maggio in serie Acon la maglia della Sampdoria contro il Como. Un sogno che è diventato realtà, per la calciatrice, che fin da bambina voleva giocare nella massima serie. C’è arrivata, appena maggiorenne, dopo essersi fatta ossa e muscoli sul campo dell’Orbetello.
A tifare per lei non solo le ex compagne di squadra e la sua famiglia, ma l’intera comunità lagunare.
Le origini: quando tutto è cominciato
Allegra Rossi ha mosso i primi passi con il pallone all’US Orbetello 1908, la squadra della sua città. Tra i più piccoli, già spiccava. Fino ai 12 anni ha giocato nei settori giovanili maschili, chiudendo l’ultimo anno proprio tra i ragazzi, con la grinta e il talento che l’hanno sempre distinta.
Il passaggio al femminile: la strada verso l’élite
Dopo l’esperienza con i maschi, Allegra passa al calcio femminile: due anni nella Florentia San Gimignano, un’esperienza formativa e di grande crescita.
Poi il trasferimento ad Arezzo, dove continua a maturare e affermarsi. Infine, il salto a Genova, sponda Sampdoria, dove ha giocato in Primavera, segnando tre gol nell’ultimo mese, in un campionato impegnativo e ricco di prospettive.
La stagione non era partita benissimo, un grave infortunio aveva bloccato momentaneamente la crescita di questa ragazza lagunare, bomber di razza, dal carattere forte, indomito, che sa quel che vuole.
L’esordio in Serie A: 10 minuti che valgono una vita
Domenica 4 maggio 2025, un giorno che sarà difficile che in casa Rossi dimentichino. Allegra entra in campo all’80° minuto. È il suo esordio ufficiale in Serie A Femminile.
Dieci minuti intensi, vissuti con emozione, determinazione e lucidità. Ha giocato bene, dicono le cronache, ha sfiorato il gol allo scadere: una deviazione in angolo ha negato l’apoteosi. Ma ha ricevuto i complimenti di tutti: staff, compagne, avversarie.
L’unica nota amara, il risultato negativo della partita. Ma il suo ingresso ha risollevato gli animi di chi crede nel calcio come scuola di vita.
L’attesa, la chiamata, le lacrime: l’emozione di papà Stefano e mamma Simona
La scena più bella però si è consumata fuori dal campo. Mentre Allegra stava per entrare, una compagna di squadra chiama i genitori Stefano e Simona: «Il mister – comunica loro – ha appena parlato con Allegra, sta per entrare».
La maglia di Allegra Rossi
L’emozione, un esempio per il territorio, in casa Rossi esplode. Stefano e Simona, dopo anni di sacrifici, trasferte, allenamenti, rinunce, sentono il cuore stringersi.
Sono sintonizzati su Dazn, poi il momento del cambio, il cuore che inizia a battere, la mente che si annebbia, la paura e la gioia che si fondono in un tutt’uno. È successo davvero. Lacrime di gioia, fiato sospeso. Un momento che non si dimentica, che ripaga tutto.
Un orgoglio per la cittadina lagunare e un esempio per il territorio
L’esordio di Allegra Rossi è un evento che va celebrato. In una zona dove da anni non si vedeva un calciatore o una calciatrice raggiungere la Serie A, questo traguardo è di buon auspicio.
Questa parte di Maremma ha sfornato molti campioni: i fratelli Amenta, Carotti, Stringara, Fusini, Abbate, Malacarne. Ora lei. Maschi o femmine, non fa differenza: Allegra ha riportato in alto il nome di Orbetello con dignità, passione e talento.
Un riconoscimento atteso alla prossima Festa dello Sport
In occasione della prossima Festa dello Sport, il Comune e la delegazione allo Sport tributeranno ad Allegra un riconoscimento ufficiale. Ad annunciarlo l’assessore allo sport del comune di Orbetello, Ivan Poccia.
Perché il successo di Allegra non è solo personale: è il riflesso di una comunità che sogna, crede e spera. E che, oggi, applaude con orgoglio una delle sue figlie migliori.
Complimenti Allegra. Questa è solo la prima pagina del tuo libro. E siamo tutti pronti a leggerlo.
Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso.
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