Allarme violenza, ma è solo l'altra che chiama. Rissa in casa, arrivano i carabinieri | MaremmaOggi Skip to content

Allarme violenza, ma è solo l’altra che chiama. Rissa in casa, arrivano i carabinieri

Telefonata al 112 da un condominio per le urla nella notte. Arrivano i carabinieri, ma è solo una lite fra fidanzati per una telefonata… sospetta
La caserma dei carabinieri di Follonica
I carabinieri di Follonica

FOLLONICA. Meglio prevenire, sia chiaro. Ma l’allarme scoppiato a Follonica per un presunto caso di violenza domestica si è poi rivelato una banale lite per un, anche questo presunto, caso di tradimento.

Insomma, una banale lite, sia pur violenta, fra fidanzati. Che però ha portato all’intervento dei carabinieri.

Urla in casa, all’alba la chiamata al 112

Tutto nasce quando alle prime ore del mattino arriva al 112 la chiamata di una persona residente in un condominio di Follonica, la quale segnalava una lite in appartamento.

Ricontattata la signora, che è voluta rimanere anonima,  ha spiegato ai carabinieri di udire forti urla, rumori di porte sbattute e suppellettili infrante, provenire da un’abitazione attigua alla sua.  

I carabinieri sono intervenuti sul posto quasi subito, riuscendo ad individuare in breve l’appartamento da cui provenivano i rumori, proprio perché la lite era ancora in atto.

Ad aprire la porta è stata una donna, che come hanno accertato i militari è residente in quell’appartamento insieme al figlio, anche lui presente. In casa c’era anche la fidanzata del figlio.

Dopo aver identificato tutti i presenti, i carabinieri hanno appreso dai diretti interessati il motivo della lite, che hanno ammesso essere in corso fino ad un attimo prima del loro arrivo.

Sono stati poi loro stessi a spiegare il tutto: la ragazza aveva notato che sul cellulare del fidanzato appariva il contatto di una donna, a lei sconosciuta. Ciò aveva suscitato una forte gelosia, sfociata poi in un acceso litigio. Il tutto, come confermato dagli interessati, è stato solo verbale.

I carabinieri hanno relazionato il tutto, sincerandosi, con la collaborazione degli interessati, del loro stato di salute che delle condizioni della casa. Nessuno in effetti mostrava segni di percosse, e la casa era perfettamente in ordine e non presentava danni. Il tutto, quindi, dava credito alla versione data dalla donna e dagli animosi giovani, che si sono infine anche scusati con gli stessi carabinieri e indirettamente con i vicini di casa, svegliati dalle urla alle prime ore del mattino.

Nota a parte merita l’attenzione e la sensibilità mostrata dalla donna che ha chiamato il 112 che, pur non essendo interessata dalla vicenda, ma chiaramente comprendendo che potesse trattarsi di un caso di violenza domestica, ha preferito – anche rimanendo anonima – riferire la situazione ai carabinieri.

 

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