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Alival, i dipendenti incrociano le braccia

Annunciati tre esuberi nello stabilimento di Borgo Santa Rita a Cinigiano: i sindacati chiedono un incontro urgente con la proprietà
I lavoratori in sciopero

CINIGIANO. La notizia che la multinazionale francese Lactalis volesse chiudere due stabilimenti Alival in Italia, è di una decina di giorni fa. E anche se la fabbrica di Borgo Santa Rita, nel comune di Cinigiano, è esente da questa scelta, i sindacati sono scesi sul piede di guerra per scongiurare il rischio di tagli al personale. In Maremma infatti, sarebbero previsti tre esuberi

L’adesione allo sciopero del 100%

Ha avuto un’adesione del 100% della forza lavoro lo sciopero indetto per oggi, lunedì 27 giugno, tra le 13.30 e le 15.30 alla Alival. A darne notizia sono i segretari provinciali di Fai Cisl, Antonella Biondi, e di Flai Cgil, Pier Paolo Micci: «Siamo molto preoccupati – dicono Biondi e Micci – per la situazione relativa ai tre esuberi dichiarati dal Gruppo per lo stabilimento di Borgo Santa Rita nel piano industriale. Siamo consapevoli che gli impegni assunti di Lactalis, di portare lavoro nei mesi di giugno e luglio, chiedendo ai lavoratori una presenza su quattro giorni settimanali anziché su cinque saranno disattesi, perché l’attuale produzione è di due giorni lavorativi su cinque».

«La cosa più grave – proseguono Biondi e Micci – è l’utilizzo forzato delle ferie per mascherare la mancanza di lavoro promesso. Chiediamo, pertanto, all’azienda di rispettare gli impegni presi, garantendo il lavoro per il polo di Borgo Santa Rita».

Fai Cisl e Flai Cgil sottolineano anche che, dopo la mobilitazione di oggi, seguirà una richiesta ufficiale di incontro con l’azienda per analizzare la situazione presente e futura «di uno stabilimento – ricordano Biondi e Micci – che fa parte di Lactalis, proprietaria del gruppo Castelli, investito al momento da un piano industriale pesante dal punto di vista sociale, vista l’imminente chiusura di due stabilimenti: quello toscano di Ponte Buggianese, quello di Reggio Calabria e gli esuberi di Borgo Santa Rita. Faremo la nostra parte per trovare una soluzione adeguata per i lavoratori e le loro famiglie: intanto, abbiamo chiesto il congelamento delle decisioni prese dal gruppo per arrivare a soluzioni che garantiscano la continuità produttiva e occupazionale».

165 posti di lavoro a rischio

I sindacati sono al lavoro da quando Lactalis ha annunciato la chiusura dei due stabilimenti. La stima dei posti di lavoro a rischio è molto alta: 165, compresi i tre esuberi al polo di Cinigiano. Stima che fino ad oggi non avrebbe portato il ministero dello Sviluppo economico ad aprire un tavolo di crisi. Al momento, della vertenza, se ne stanno occupando le Regioni: quella Toscana per il polo di Ponte Buggianese e di Borgo Santa Rita, in provincia di Pistoia, e quella della Calabria, per la fabbrica di Reggio. 

Ad oggi però le Regioni non hanno avuto comunicazione di alcun passo indietro da parte di Lactalis che sta tirando dritto sulla propria strada. 

È in questo tira e molla tra il volere della proprietà e le istanze dei lavoratori che si colloca lo sciopero di oggi. Sciopero che ha avuto un’adesione del 100% e che non sarà l’ultimo atto della vertenza aperta dai sindacati. 

 

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