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Albinia, le associazioni: «Riaprire la torre delle Saline»

Le associazioni del territorio chiedono un intervento del Comune per la riapertura della torre delle Saline, gioiello alla foce dell’Albegna
Il forte e la torre delle Saline, alla foce dell'Albegna
Il forte e la torre delle Saline, alla foce dell’Albegna

ALBINIA.  Le associazioni  del territorio chiedono un intervento del Comune per la riapertura della torre delle Saline, valutando anche un incontro con la Sovrintendenza di Siena.

La storia del forte e della torre della Saline

Torre delle Saline, come comunemente viene chiamato ad Albinia è situato alla foce del fiume Albegna, non molto distante da Albinia ed è il simbolo e l’orgoglio della frazione lagunare.

La torre quadrata fu costruita dai senesi nella seconda metà del XV secolo (se ne conserva un progetto del 1469) a cui nel 1630, per volontà di Filippo IV di Spagna, furono aggiunti un fortino, dei bastioni e un fossato, le cui acque erano alimentate dal vicino fiume, con relativo ponte levatoio, incorporando così il forte nel sistema difensivo realizzato per lo Stato dei Presidii.

All’interno si trovavano i magazzini ed una piazza d’arme, abbastanza ampia per contenere una batteria.

Il forte era posto in posizione strategica, in quanto da qui si controllavano le vicine saline, lo scalo fluviale, i traffici della via Aurelia ed i passaggi sul tombolo della Giannella.

All’interno della struttura si possono trovare reperti archeologici risalenti all’epoca etrusca romana.

Ora non è più visitabile

Fino a qualche tempo fa c’era la possibilità di visitarlo, all’interno si svolgevano alcune manifestazioni culturali legate al territorio. Da qualche tempo è tutto chiuso. Nessuna possibilità di visita e di accesso. 

Le associazioni si mobilitano

Le varie associazioni di Albinia hanno intenzione di mobilitarsi per arrivare ad una riapertura, quanto meno stagionale. Per questo chiedono un intervento del Comune, dell’assessore preposto, valutando anche la possibilità di un incontro con la sovrintendenza di Siena.

Questo quanto emerso da una riunione congiunta di tutte le associazioni del territorio di qualche giorno fa, dove è emersa la volontà di far sentire la propria voce per sbloccare una situazione che per certi versi si può definire paradossale. 

Quando una comunità possiede un bene storico, culturale di grande valore , quel luogo diventa parte dell’identità  collettiva e del patrimonio condiviso. Vederlo chiuso, forse trascurato è come avere una risorsa preziosa a portata di mano , ma non poterla usare o mostrare con orgoglio è frustrante.   

Non solo torre delle Saline

Nell’incontro tra le varie associazioni, non si è parlato solo della questione torre delle Saline.

Al centro del dibattito, anche le difficoltà economiche legate all’organizzazione di eventi culturali come il Piano Festival, dove i costi elevati rappresentano un ostacolo per le realtà locali.  Basterebbe adottare soluzioni più semplici e pragmatiche per garantire lo svolgimento di queste iniziative senza gravare eccessivamente sulle risorse del territorio.

Appuntamento al 18 ottobre

Infine, è stato confermato per giorno 18 ottobre un’iniziativa a Polverosa , che avrà come obiettivo raccogliere i fondi per l’iniziativa “Facciamo Chiarezza”, dedicata alla sensibilizzazione e al ricordo dell’alluvione che ha colpito la zona.

Un appuntamento importante per la comunità , in cui si rifletterà non solo sulle sfide attuali, ma anche sulla necessità di costruire una maggiore resilienza territoriale. 

Autore

  • Vittorio Patanè

    Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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