Al comando dei carabinieri, via le palme arriva il ginko Skip to content

Al comando dei carabinieri, via le palme arriva il ginko

Le palme si erano seccate per l’attacco del temibile punteruolo rosso. Ora il piccolo polmone verde della caserma si impreziosisce con due piante dalle origini antichissime
Il colonnello Giuseppe Adinolfi

GROSSETO. Il piccolo polmone verde della caserma dei carabinieri, in città, si arricchisce con due piante di ginko biloba, messe a dimora in sostituzione di due palme che si erano seccate. Le piante sono state fornire dal vivaio Albiati di Orbetello, che si è occupato anche dei lavori, mentre la rimozione è stata curata da Sistema srl. 

Rinnovata l’area verde

Per decenni, le due palme hanno fatto bella mostra di sé nel cortile della caserma Canzanelli, prima di seccarsi per l’attacco del punteruolo rosso, nonostante vari tentativi di recupero. Il taglio di entrambe è stato necessario: una delle due è stata conferita al reparto Biodiversità di Follonica, che la ha smaltita nell’ambito dell’area demaniale della Marsiliana.

Il ginkgo biloba, che ora torna ad abbellire il comando col suo bel fogliame, è una pianta anticamente coltivata nei templi di Cina e Giappone, dove veniva ritenuta sacra. Il ginko è anche la pianta ideale per lo spazio dove è stata collocata, perché resiste bene alle avversità climatiche, all’inquinamento e non viene attaccata parassiti pericolosi.

In occasione della messa a dimora dei due ginkgo, il comandante provinciale colonnello Giuseppe Adinolfi ha ringraziato il vivaio Albiati e la società Sistema per la collaborazione.

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