GROSSETO. Una vita passata in campagna, a lavorare la terra, ad allevare gli animali. Come aveva sempre visto fare al babbo Mario, del quale ha seguito le orme diventando lui stesso imprenditore.
Oggi, il mondo dell’agricoltura maremmana piange Andrea Lozzi. L’imprenditore agricolo aveva solo 58 anni: ad ucciderlo, una terribile malattia.
L’imprenditore impegnato per la sua categoria
Lozzi era cresciuto nell’azienda agricola dal padre, che oltre alla lavorazione dei terreni, allevava anche vacche chianine. Un allevamento importante, quello della famiglia Lozzi a Barbaruta, che produceva la carne che veniva venduta anche alla grande distribuzione.
Andrea, fino a qualche anno fa, aveva anche un allevamento di cavalli, sua grande passione. Poi aveva cominciato a lavorare conto terzi e a produrre foraggi nell’azienda agricola di famiglia.
Non era soltanto un imprenditore capace, Lozzi. Era anche un punto di riferimento per gli agricoltori della Maremma. Non si era mai tirato indietro, quando c’era stato da impegnarsi. E infatti, era stato consigliere e vice presidente della cooperativa di Raspollino, socio di Coldiretti, vice presidente della Cooperativa dei Ponti di Badia e consigliere del Costravi.
L’imprenditore dal cuore grande
Grande appassionato di moto, Andrea Lozzi aveva un cuore grande. Lo aveva dimostrato anche quando Amatrice fu devastata dal terremoto. Andrea, insieme a un suo cugino, organizzò i viaggi e le donazioni per gli agricoltori del posto.
Insieme caricarono diverso bilici e portarono gli aiuti agli agricoltori e alla gente del posto.
Andrea lascia la moglie Daniela e il figlio Andrea.
Uomo di grande carattere e compagnia, Andrea Lozzi lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo hanno conosciuto. La salma dell’imprenditore 58enne è esposta alla Casa funeraria Rocchi. Martedì 7 maggio alle 15 alla chiesa di Santa Lucia saranno celebrati i funerali.
