Agricoltori in piazza: «Prezzi troppo alti, siamo esasperati» | MaremmaOggi Skip to content

Agricoltori in piazza: «Prezzi troppo alti, siamo esasperati»

Centinaia di produttori e allevatori alla manifestazione di Coldiretti: incontro con la prefetta. «Ci aspettiamo di trovare qualche soluzione»
Una foto della manifestazione Coldiretti in Piazza Rosselli a Grosseto

GROSSETO.  Sul palco in Piazza Rosselli a Grosseto, salgono l’assessore regionale Leonardo Marras, il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna al fianco di molti produttori del panorama agroalimentare maremmano, e non solo. Presenti anche alcuni amministratori locali di altri Comuni della provincia.

Una delegazione Coldiretti, prima che la manifestazione si concludesse, ha incontrato la prefetta di Grosseto, Paola Berardino, per portare le proprie richieste e proposte.

 

Tra gli interessati, ovviamente, c’erano anche gli operatori del settore lattiero caseario. Carlo Santarelli presidente del Caseificio sociale Manciano fa riferimento a tutte le questioni per cui la manifestazione era in piazza, ma soprattutto alle due principali: il balzo smisurato dei prezzi delle materie prime, e le continue predazioni che colpiscono gli allevatori. «Sul nostro territorio oramai sembra che alleviamo i lupi e non le pecore -dice Santarelli seguito da un’ovazione – tra rialzo dei prezzi e continue predazioni, è dura anche per noi trasformatori avere materia prima».

Luciano Nucci, presidente del Caseificio di Sorano, segue la linea di Santarelli: «Dalla nostra nascita possiamo vantare produzioni di qualità solo grazie a voi agricoltori e allevatori. I costi di trasformazione, anche per noi, sono arrivati alle stelle. Come è possibile che le istituzioni non capiscano che siamo in profonda crisi? Servono soluzioni che interessino i produttori e tutta la filiera»

Un momento della manifestazione Coldiretti in piazza Rosselli

Il presidente Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi, che si alterna sul palco allestito in piazza assieme a Milena Sanna (direttrice Coldiretti Grosseto) e altre rappresentanze dell’associazione, ricordano: «Oggi è una giornata di manifestazione, ma anche di proposte. Chiediamo liquidità per le imprese, come è avvenuto in altri settori nel periodo di pandemia, anche attraverso l’ISMEA. Uno stop alle pratiche sleali che stanno gonfiando i prezzi. Un riconoscimento, ai produttori, di un prezzo dei prodotti che sia superiore ai costi sostenuti per produrli. Non chiediamo regali, chiediamo che si possa produrre riuscendo a guadagnare».

«Chiediamo inoltre – precisano le rappresentanze Coldiretti – uno stop ai contributi pubblici verso le aziende che non rispettano requisiti etici, cioè quelle aziende che magari vendono i beni a prezzi nettamente inferiori mettendo in difficoltà i produttori. Necessario è anche uno sblocco dei fondi del Pnrr destinati al settore agroalimentare. Uno sblocco anche dei pagamenti al settore zootecnico per quanto riguarda gli indennizzi del periodo pandemico ancora non versati. Aspettiamo ancora di avere soluzioni valide per i problemi causati dalla fauna selvatica. Ci dovremo scordare il tanto amato paesaggio toscano se continua così, non sarà solo il comparto agroalimentare a soffrire. Siamo qui per rilanciare, per fare rete, e salvare tutto l’indotto, il nostro fantastico paesaggio e scongiurare l’effetto domino spaventoso che può innescare questo periodo di profonda crisi del settore».

Sul palco, tra gli amministratori, anche il sindaco di Magliano in Toscana, Diego Cinelli. «Condivido la passione e i timori di questi agricoltori e allevatori – dice –  Oggi ci sono molte forze dell’ordine in piazza, che ringrazio ed è giusto ci siano. Ma sanno bene anche loro che qui non siamo davanti a persone che spaccano o fanno danni, siamo davanti a persone che si battono con coscienza per il proprio lavoro, e che lavorano duramente. Credo che unendoci tutti insieme possiamo fare molto. Durante la pandemia l’agricoltura non si è fermata e abbiamo dato cibo anche alle persone in difficoltà. Credo che tutti siamo davanti a quanto sia importante questo settore. Ringrazio nuovamente Coldiretti per l’invito, sono uno di voi, mi auguro che con oggi possa partire un percorso che parli di soluzioni»

Uno dei momenti finali della manifestazione, con la delegazione Coldiretti di ritorno dalla Prefettura

Davide, giovane agricoltore con un’azienda nei pressi di Ribolla, guarda alla manifestazione con occhi che parlano di speranza. «Ho una azienda e collaboro con quella di mio babbo. Alleviamo bovini da carne, produciamo olio e cereali – dice –  I prezzi riconosciuti a chi produce, sono fermi a quelli di anni fa per molti prodotti, mentre i costi da sostenere, soprattutto nell’ultimo periodo, sono lievitati. Per i concimi, ad esempio, sono più che raddoppiati. Serve sicuramente che si guardi al mondo agricolo con più attenzione, rischiamo altrimenti di rimetterci tutti».

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