GROSSETO. Uno dei volti più noti della rivolta degli agricoltori, Salvatore Fais, parteciperà a Dritto e Rovescio, il programma che parla d’attualità su Rete 4 condotto da Paolo del Debbio. Con lui ci saranno anche gli allevatori Matteo Contena, Marco Bruni, Luigi Farina e Fernando Tizzi che insieme parleranno delle posizioni troppo estreme degli animalisti per quanto riguarda un piatto della tradizione culinaria italiana: l’agnello pasquale.
Il 31enne di Riotorto negli ultimi tempi è andato in onda spesso in tv, fra le varie trasmissioni televisive, fra cui Piazza Pulita, e anche nei telegiornali nazionali come il Tg5. Questa volta andrà in onda il giovedì 21 marzo alle 21 su Rete 4.
Salvatore ha quello stile sincero e una punta di rabbia, dovuta all’incertezza del futuro dell’agricoltura e dell’allevamento, che colpisce e che riesce a catturare l’attenzione di chi lo ascolta. «Ormai non mi emoziono più quando vado in tv, perché è un mese e mezzo che sono a Roma per protestare con gli altri agricoltori – dice Fais – in realtà vorrei solo che ci ascoltassero senza che ci troviamo nella situazione in cui siamo, spero solo che sia il modo giusto».
Gli allevatori: «Non siamo felici di mandarli al mattatoio, ma è il nostro lavoro»
Secondo gli animalisti, ogni tipo di allevamento è una forma di crudeltà gratuita nei confronti degli animali. «Per gli allevatori sarà una grande opportunità andare in onda su Dritto e Rovescio, per poter informare l’opinione pubblica – scrive Mirella Pastorelli, presidente del comitato Pastori d’Italia – sfatando ideologie che vanno solo a danneggiare la salute dell’uomo e a distruggere un settore».
«Gli allevatori si difenderanno e dichiareranno pubblicamente quanto sia vergognosa la pubblicità che viene fatta nel periodo pasquale – continua – una pubblicità che va a influenzare le persone che evitano di acquistare carne d’agnello, un piatto che fa parte della tradizione secolare italiana. Una spinta mediatica che produce danni non quantificabili a tutti i produttori».
Anche Salvatore condanna lo sfruttamento eccessivo delle risorse della natura. «Sono pienamente d’accordo con chi demonizza gli allevamenti intensivi, sono terribili – dice Fais – ma ci sono forme più leggere e più consone. Anche noi allevatori ci affezioniamo a tutti gli animali che cresciamo e curiamo, proviamo a dare loro una vita degna di essere vissuta e di certo non siamo felici quando li mandiamo al mattatoio».
«Molti animalisti ci danno contro per questo e credo che sia ingiusto – conclude – e proprio di questo parlerò a Dritto e Rovescio».
Autore
-
Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli