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Adf, la nuova sede alla stazione non si farà

Lo ha detto il presidente Roberto Renai durante la seduta delle commissioni II e IV: tanti dipendenti sono in smart working. Sì alla riqualificazione della zona della stazione doveva doveva sorgere l’edificio
La zona della stazione

GROSSETO. Qualche settimana fa era stato il consigliere M5S Giacomo Gori a sollevare il problema del cantiere mai aperto alla stazione. In quell’area verde, ancora delimitata dalle transenne, dove sarebbe dovuta sorgere la nuova sede di Adf, davanti alla stazione. 

Un progetto atteso, dalla città. Che però, è naufragato. A spiegare il perché è stato venerdì 1 marzo, durante la seduta congiunta delle II e IV commissioni consiliari del Comune di Grosseto, il presidente di Adf Roberto Renai

Una decisione influenzata dal Covid

Nel corso dell’audizione, il presidente Renai ha ripercorso l’evoluzione della vicenda, che vede nell’emergenza Covid il suo punto di svolta.

«Fino all’avvento della pandemia la prospettiva era quella di costruire in quell’area una nuova sede aziendale – ha spiegato il presidente – ma con l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria e delle relative misure restrittive il quadro è cambiato, influenzando e modificando la vita delle persone e le modalità lavorative». 

Adf ha fatto subito ricorso, per i propri dipendenti, allo smart working. Che oggi, spiega Renai, «è una realtà matura e consolidata»

«Verificata, sulla base dei risultati ottenuti e degli obiettivi raggiunti, la bontà della scelta effettuata in tema di smart working – ha spiegato il presidente – l’azienda ha quindi ridisegnato le sue politiche di crescita e sostenibilità, sia economiche che ambientali, ritenendo non più prioritaria la realizzazione di una nuova sede, viste anche le diverse sedi aziendali già presenti a Grosseto e considerata la fine della concessione al 2031. La priorità è indirizzare gli investimenti sulla realizzazione e miglioramento dell’infrastruttura idrica e depurativa, sull’innovazione e la sostenibilità, nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente».

Un parcheggio per i dipendenti e una scritta per accogliere i turisti

 AdF, nei mesi scorsi, ha incontrato più volte l’amministrazione comunale dando la propria disponibilità a ricercare una nuova prospettiva condivisa.

«L’area sarà temporaneamente sistemata – spiega Renai – potremmo intanto rimuovere la recinzione e adibire una parte a verde. In questa cornice, si possono implementare anche alcune soluzioni comunicative per accogliere al meglio chi arriva in treno a Grosseto». La scritta “Benvenuti a Grosseto”, oltre alla realizzazione di alcuni posti auto per la società. 

La parola fine al progetto dopo 11 anni

Una decisione, quella di Adf, che mette la parola fine a un progetto cominciato nel 2013, quando la società Acquedotto del Fiora spa ha acquistato il terreno edificabile adiacente alla piazza Marconi, per la realizzazione di un nuovo edificio direzionale necessario ad ospitare nuovi uffici e gli sportelli per il pubblico. Un iter, quello per l’acquisizione del terreno – che era di proprietà di Rama Spa – che si è concluso nel 2016. Poi, verso la fine del 2018 e i primi mesi del 2019 AdF procedeva ad eseguire alcune attività preliminari all’avvio della progettazione, tra cui l’esecuzione del servizio di bonifica bellica sistematica terrestre.

E sempre nello stesso periodo, dava il via a una collaborazione con il liceo artistico per lo sviluppo tra gli altri di un’idea progettuale per la futura sede aziendale, che avrebbe costituito l’idea di base per la futura progettazione da affidare a mezzo di una gara.

L’anno successivo, fu invece pubblicata la gara per il servizio d’ingegneria che sarebbe servito per la redazione del progetto, andata deserta due volte. E nel 2021, è stato pubblicato l’avviso di manifestazione d’interesse per trovare operatori economici interessati a partecipare. Il Covid, però, ha cambiato tutto. E ora quella sede non è più necessaria. 

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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