GROSSETO. È stato per decenni un pilastro dell’Eurovinil, l’azienda produttrice di gommoni che, per tantissimi anni, ha portato il nome di Grosseto nel mondo. I gommoni, Raffaello Rossi, li progettava e li collaudava.
All’inizio, quando l’azienda era artigianale e si affacciava al mercato, li costruiva personalmente, prima di avviarli alla produzione.
Ieri, venerdì 29 marzo, Raffaello Rossi è morto all’età di 88 anni.
Classe 1936, sposato con Elettra dal 1962, Raffaello lascia due figli, Renzo e Jeannette.
Raffaello Rossi, ingegno e creatività
La storia di Raffaello Rossi è una storia di ingegno e creatività, di impegno per realizzare qualcosa che, per tanti anni, è stato l’orgoglio di Grosseto.
È rimasto in Eurovinil, l’azienda fondata da Franco Giachi e Maro Scardigli nel 1958, fino al 1990, quando l’azienda viveva i suoi anni migliori, nel suo piccolo contribuendo a dare impulso a un mercato al tempo artigianale che veniva mosso da passione e accordi tra gentiluomini.

Portano la sua firma i primi gommoni targati EV, fino al Novus, l’ultimo gioiello dell’azienda di via Genova.

La salma è esposta alla Misericordia
La salma di Raffaello Rossi da oggi, sabato 30 marzo, è esposta all’obitorio della Misericordia.
I funerali di Raffaello si terranno martedì 2 alle 11:30 nella cappella di Sterpeto.
«Bravo marito, ottimo padre sempre presente – racconta il genero, Carlo Scuratti -. Per me è stato un grande amico oltre che suocero».
Alla famiglia le condoglianze della redazione di MaremmaOggi.
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