GROSSETO. Un collega ben voluto, amato da tutti. Un capoturno affettuoso e presente, un agente leale. Daniele Tiezzi, nei ricordi dei suoi ex colleghi poliziotti, era soprattutto questo.
E lo era anche fuori dalla questura, quando rincasava e trovava la moglie Mariagrazia e la figlia Eleonora.
Giovedì 29 febbraio, la notizia della morte dell’ex sovrintendente capo della polizia di Grosseto è arrivata come un fulmine a ciel sereno in questura, dove in tanti conservano un loro ricordo speciale di Tiezzi.
Il poliziotto con la passione per la natura
Il contatto con la natura, la caccia e la pesca, erano le sue grandissime passioni, una volta tolta la divisa da dosso. Passioni alle quali Tiezzi si è dedicato soprattutto da quando è andato in pensione 14 anni fa.
Agente delle volanti negli anni Novanta, Tiezzi aveva lavorato a lungo all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, uno degli uffici a più stretto contatto con gli utenti. E chiunque abbia avuto bisogno di una mano, quando era in servizio, sapeva che lì da lui, alla sua scrivania, l’avrebbe trovata.
A piangerlo, oltre ai familiari, sono i tanti colleghi, ancora increduli dalla notizia della sua morte.
I funerali di Tiezzi saranno celebrati venerdì 1 marzo 10.30 alla chiesa di Santa Lucia.
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