Addio commosso della Petrucci. E stampa un libro con le cose fatte Skip to content

Addio commosso della Petrucci. E stampa un libro con le cose fatte

Simona Petrucci saluta giunta e città in una sala del consiglio gremita. Commossa, tiene la mano del sindaco. L’abbraccio dei dipendenti
Simona Petrucci con la maglia da ispettore ambientale firmato dai dipendenti dell'ufficio ambiente, il sindaco Vivarelli Colonna e Alessandro Bisdomini, responsabile dell'ufficio ciclo dei rifiuti
Simona Petrucci con la maglia da ispettore ambientale firmato dai dipendenti dell’ufficio ambiente, il sindaco Vivarelli Colonna e Alessandro Bisdomini, responsabile dell’ufficio ciclo dei rifiuti

GROSSETO. Aveva scritto 500 pagine, ha dovuto tagliarle a 170. Si presenta con il sorrisone e un libro rilegato in verde “delle cose fatte” Simona Petrucci al saluto ufficiale alla città e alla giunta. L’elezione in Senato non le consente di seguire più quella che, in fondo, è stata una sua creatura, l’ufficio ambiente del Comune.

Sorrisone e “tesina” rilegata in mano, ma poi si lascerà andare a una certa commozione («ma non mi vedrete piangere») tenendo a lungo la mano del sindaco Vivarelli Colonna, che in quel posto l’ha voluta quasi sette anni fa.

Simona Petrucci con il sindaco Vivarelli Colonna
Simona Petrucci con il sindaco Vivarelli Colonna

«Quante litigate abbiamo fatto – dice – qualche volta ero io che facevo ragionare lui, tante volte in più è stato lui a far ragionare me».

Perché Simona Petrucci, su tanti temi, sarebbe andata avanti a gamba tesa. In particolare nel rapporto con Sei Toscana, legata ai Comuni dell’Ato rifiuti da un contratto fino al 2033, ma che non ha mai soddisfatto l’assessora per il servizio. Tanto che spesso ripete: «Chi verrà dopo di me dovrà proseguire la battaglia con Sei Toscana».

Al suo saluto ci sono in tanti, a partire dai vertici locali di Fratelli d’Italia, il partito in cui è cresciuta e che l’ha voluta a palazzo Madama, ma ci sono anche la mamma, il marito, gli amici, gli ispettori ambientali, i dipendenti dell’ufficio ambiente.

Oltre agli assessori, di questa giunta che lascia e della precedente.

Il sindaco: «Una grande emozione»

Antonfrancesco Vivarelli Colonna la abbraccia, le regala i fiori, le tiene la mano: «Quando abbiamo vinto nel 2016 l’ho chiamata per le sue innegabili competenze in tema ambientale. C’era da ricostruire da zero un ufficio ambiente che era stato azzerato ed avevo bisogno delle sue capacità e del suo piglio manageriale. Il risultato è che ha messo in piedi una macchina che ora funziona come un orologio e che ci sta facendo raggiungere grandi traguardi. Ora bisogna andare avanti, ma Simona ha dato tantissimo alla nostra città. E, sono sicuro, il suo impegno sarà prezioso anche in parlamento».

Simona Petrucci: «Non lascio Grosseto»

«In questo libro – dice Simona Petrucci sfogliando la tesina da 170 pagine – ci sono le cose che abbiamo fatto insieme ad una squadra meravigliosa, non credo ci sia in Italia un ufficio ambiente così efficiente. Ho lavorato con persone serie e preparate, ma che sono state come una famiglia. Gli impegni a Roma non mi consentono più di seguire l’ufficio, ma resterò comunque a Grosseto e vicina ai cittadini. Questa è la città dove vivo con la mia famiglia e la città che amo».

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La nomina della sostituta di Simona Petrucci in giunta, che sarà Erika Vanelli, avverrà nel giro di pochi giorni. Poi servirà un consiglio comunale che farà entrare un nuovo consigliere al posto della stessa Vanelli. A breve dovrebbe anche avvenire, ma la decisione spetta al sindaco, il passaggio del ruolo di vicesindaco da Fabrizio Rossi a Bruno Ceccherini.

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