MONTE ARGENTARIO. La notizia della morte di Alice ed Ellen Kessler, avvenuta oggi 17 novembre 2025, è arrivata come un’onda improvvisa sulle coste dell’Argentario.
Le celebri showgirl, icone della televisione italiana e protagoniste del varietà degli anni Sessanta, si sono spente insieme all’età di 89 anni, secondo la loro volontà, rimanendo unite anche nell’ultimo passo della loro vita.
L’Italia intera ne ha pianto la scomparsa, ma all’Argentario il dolore ha assunto un tono particolare: quello del ricordo affettuoso, della memoria condivisa, dell’emozione che riaffiora quando un frammento del passato caro alla comunità si spegne per sempre.
Il legame con l’Argentario e il Palio Marinaro
Il Palio Marinaro dell’Argentario, corsa storica che si svolge ogni 15 agosto a Porto Santo Stefano, è una delle manifestazioni più identitarie del territorio.
I rioni Croce, Fortezza, Pilarella e Valle si sfidano a bordo dei tradizionali guzzi, in una gara che da decenni unisce tradizione marinara, passione sportiva e vita sociale.
Negli anni Sessanta il Palio era anche un evento mondano, una vetrina estiva che attirava personaggi del cinema, della televisione e della cultura.
Le Gemelle Kessler, protagoniste assolute del varietà, rappresentarono per l’Argentario un incontro felice tra tradizione locale e fascino internazionale.
Era il 1966: la loro presenza donò luce, curiosità e un tocco glamour a un evento già ricco di emozioni.
L’edizione del 1966 e la memoria della comunità
La loro partecipazione al Palio del 1966, come ospiti d’onore, fu salutata con grande entusiasmo. Tanta era la curiosità di vedere due icone dello spettacolo italiano.
La loro bellezza, il loro fascino e la loro presenza elegante sono rimasti nella memoria collettiva dell’Argentario, dove la gente conserva immagini, fotografie e testimonianze che raccontano un legame forte tra le Kessler e quel periodo.

Molti ricordano le loro apparizioni alle premiazioni, le foto tra il pubblico, gli incontri cordiali con la gente del posto, la loro naturale eleganza in mezzo all’atmosfera vivace della piazza.
Non serve una data precisa per comprendere quanto il loro passaggio abbia lasciato un segno profondo nella comunità.
Il ricordo delle Kessler, nell’Argentario, è fatto di sorrisi e sensazioni che vanno oltre la semplice cronaca.
Il cordoglio dell’Argentario: istituzioni, associazioni e cittadini
Le istituzioni del territorio hanno espresso cordoglio e affetto, ricordando come le Gemelle Kessler avessero contribuito a valorizzare l’immagine dell’Argentario.
La loro eleganza e notorietà portarono visibilità e prestigio a un Palio che cresceva di anno in anno.
Le associazioni del Palio e la società civile
Circoli marinari, associazioni culturali e volontari legati alla manifestazione hanno condiviso foto e testimonianze in loro onore.
Per molti, le Kessler sono simbolo di un’epoca memorabile, in cui il Palio era non solo gara sportiva, ma anche un grande evento di costume.
Tra questi spicca il saluto rispettoso del gruppo politico Svolta per l’Argentario, che le ha ricordate con un post sulla sua pagina Facebook.
La voce della gente
Ma è soprattutto la popolazione dell’Argentario ad aver mostrato la commozione più forte.
C’è chi ha ritrovato una fotografia ingiallita, chi racconta un incontro casuale, chi ricorda la loro disponibilità, il loro garbo, la loro simpatia.
Per molti abitanti, le Kessler non erano solo due star: erano un ricordo d’infanzia, una presenza viva nei racconti di famiglia, un frammento personale della propria storia.
Un legame che continua
La scomparsa delle Gemelle Kessler segna la fine di un’epoca, ma non spegne il legame che l’Argentario ha conservato con loro.
Il Palio Marinaro rimane il luogo simbolico in cui la loro memoria continuerà a vivere: tra le barche colorate, la folla festante, le voci dei rioni e il mare che ogni anno racconta nuove storie.
Nel ricordo delle Kessler non c’è solo nostalgia:
c’è gratitudine, c’è identità, c’è affetto.
C’è il riconoscimento di ciò che hanno rappresentato per l’Italia e per una comunità che continua, con orgoglio, a custodirne la memoria.
E all’Argentario, ogni volta che una vecchia fotografia riemergerà dagli album di famiglia, il loro sorriso tornerà a brillare come allora.



